Truffe: falsi allevamenti, GdF Reggio scopre frode a Ue da 8,5 mln
redazione | Il 15, Dic 2011
Quattro arresti e 23 denunce
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Truffe: falsi allevamenti, GdF Reggio scopre frode a Ue da 8,5 mln
Quattro arresti e 23 denunce
(ANSA) – PALMI – Allevamenti di polli mai realizzati, nonostante i finanziamenti ricevuti dall’Unione europea e dalla Regione. E’ la truffa scoperta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinata dalla procura di Palmi che ha emesso 4 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e denunciato altre 23 persone. L’accusa nei confronti degli indagati è di truffa aggravata per ottenere soldi pubblici, falso e frode fiscale. Secondo le indagini l’organizzazione aveva messo su un complesso sistema di frodi che gli ha permesso di ottenere fondi comunitari e regionali per 8,5 milioni. I soldi sarebbero serviti a finanziare l’intera filiera riguardante l’allevamento e la vendita di polli da carne, che però in realtà non è mai stata realizzata. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche beni per un valore di oltre 8,5 milioni.
Avevano costituito un falso partenariato, denominato “Pollo da carne” per ottenere i contributi dell’Unione europea e della Regione Calabria per un ammontare di otto milioni e mezzo di euro le quattro persone arrestate dalla Guardia di finanza con l’accusa di truffa aggravata, falso e frode fiscale. Ideatori delle truffa sono stati, secondo l’accusa, Alessandro Mallamace, di 49 anni, e Francesco Suraci,43; i fratelli Antonino e Paolo Carriago, di 35 e 31 anni. La Finanza ritiene che che sia stato adottato un Piano Integrato di Filiera (Pif) per il pollo da carne solamente in maniera formale, presentato alla Regione Calabria per ottenere i contributi comunitari, “non trovando – affermano gli inquirenti – la pur minima realizzazione secondo gli obiettivi espressi”. Falsa anche la documentazione di spesa presentata alla Regione. Tra le persone indagate nell’ambito dell’operazione “Pollo fantasma”, coordinata dalla Procura di Palmi, ci sono anche tre funzionari regionali addetti alla verifica dei progetti presentati dagli imprenditori oggetto dell’inchiesta. E’ emerso nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’operazione che si è svolta presso la Procura di Palmi alla quale erano presenti oltre al procuratore capo Giuseppe Creazzo; il sostituto procuratore Sandro Dolce, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, col. Di Gesù, e il comandante del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza della Guardia di Finanza, col. Petruzziello. Le indagini – è stato detto – continueranno per accertare altre responsabilità. La Procura inoltre ha mandato “un appello” al Tribunale della libertà di Reggio Calabria sottolineando le responsabilità accertate da parte dei soggetti indagati per i quali il Gip non ha ritenuto di accogliere le relative ordinanze di custodia cautelare richieste dalla Procura.
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