Il bando di gara al massimo ribasso svolto al San Gallicano – INMP
(Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni
migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà ) ci lascia molto
perplessi per le modalità in cui è stato svolto.

Lo dichiara in una nota il Presidente Assotutela Michel Emi Maritato.

A dicembre è stato indetto il bando di gara per l’affidamento del servizio
di Front Office per l’accettazione amministrativa dell’ambulatorio INMP
dove erano impiegate 4 persone, aggiudicato dalla Cooperativa Sociale
Solidarietà ad un prezzo di EURO 14,55. Un prezzo nettamente inferiore al
costo di un operatore di cooperativa sociale per la qualifica richiesta di
livello C1 pari attualmente a EURO 19,74.
La prima domanda che ci sorge spontanea è come possa riuscire una
cooperativa a gestire un servizio pressoché in perdita? Vogliamo ricordare
l’articolo 82 comma 3-bis del Dlgs 163/06 Codice degli Appalti nel quale si
prevede che il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative
al costo del personale,valutato sulla base dei minimi salariali definiti
dalla contrattazione collettiva nazionale […].
Tra l’altro ci risulta che il personale di questa cooperativa sia stato in
cassa integrazione e attualmente si stiano decurtando una parte dello
stipendio per delle difficoltà legate ad alcune commesse.
Altro punto oscuro di questa vicenda è la parte relativa al personale
subentrante non formato all’attività di sportello, tanto da indurre la
struttura sanitaria ad affiancarli con il proprio personale interno, in
barba a quanto previsto nell’oggetto dell’appalto che cita: “il personale
incaricato dovrà essere debitamente formato per le attività da svolgere”.

Un grande pasticcio quindi combianto dall’INMP – conclude Maritato – ,
tanto da essere sottolineato nel verbale firmato nel passaggio di appalto,
anche da cgil, cisl e uil che hanno stigmatizzato questa formula di gara al
massimo ribasso che di fatto non garantisce stabilità occupazionale
drogando offerte e mercato.