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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Tripodi: “Il voto in Calabria è sconfitta del Pd” Per il segretario regionale del PcdI è la "catastrofe annunciata di Oliverio, Magorno e di tutto il Partito democratico calabrese"

Tripodi: “Il voto in Calabria è sconfitta del Pd” Per il segretario regionale del PcdI è la "catastrofe annunciata di Oliverio, Magorno e di tutto il Partito democratico calabrese"
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Il voto espresso dai cittadini calabresi conferma un dato sempre più
preoccupante. Cresce l’astensione, sono sempre meno gli elettori che si
recano alle urne e dilaga la sfiducia verso i partiti e la politica. E’ un
dato su cui bisognerà tornare anche perché, per quanto ci riguarda, la
nostra stessa impresa politica di ricostruzione del Partito Comunista
Italiano deve provare ad agire proprio in questo mondo sempre più grande
dell’astensionismo che colpisce largamente un elettorato di sinistra sempre
più deluso e a cui noi dobbiamo restituire voglia di battersi e di lottare
per il cambiamento e la trasformazione sociale.

Nel voto calabrese c’è un dato che accomuna tutti i comuni sopra i 15.000
abitanti, da Rossano a Crotone, da Cutro a Cosenza: la sconfitta generale
del Partito Democratico che in alcune realtà come a Cosenza subisce un vero
e proprio tracollo.

Il ridicolo voto ottenuto da Guccione e dal PD che a Cosenza li vede
sprofondare a percentuali assai misere e’ un disastro per Oliverio e per
tutto il PD calabrese che proprio a Cosenza concentra tutto il suo stato
maggiore nazionale e regionale (Carbone, Magorno, Oliverio, Adamo, Bruno
Bossio, Guccione, Aiello, ecc.). E in effetti il PD in questi mesi ha
schierato su Cosenza tutta la propria potenza di fuoco anche con
un’utilizzazione impropria, particolare e privatistica del governo nazionale
e della regione che sono stati piegati ai più bassi interessi, talvolta
inconfessabili, della cucina cosentina. Ma tutto questo non è bastato.

Personalmente mi ero permesso, in tempi non sospetti, di parlare di una
sconfitta annunciata ma qui si è verificato un cataclisma.

I cosentini hanno dato una pesante legnata e una sonora lezione a questi
personaggi che sono solo mestieranti della politica senza principi e senza
valori e che finalmente vengono identificati per quello che realmente sono:
personaggetti dediti solamente all’affermazione dei loro interessi di
bottega e delle loro carriere e ricchezze personali. La sconfitta drammatica
di Guccione è una catastrofe per Mario Oliverio che in poco più di un anno e
mezzo è stato capace di dilapidare e sperperare il grande patrimonio di
fiducia e di consenso che gli avevano affidato i calabresi. Gli elettori
calabresi ed in particolare quelli cosentini, ieri, si sono fatti portavoce
dell’enorme malcontento e della generale delusione di tutti i calabresi nei
confronti di un presidente di regione che è il peggiore della storia
regionalista. E proprio a casa sua gli hanno consegnato il mandato di
sfratto, mettendo in discussione la sua stessa legittimità a governare per
manifesta incapacità politica e inadeguatezza etica e morale. In questa
bagno di sangue vanno ricompresi i verdiniani di ALA di Morrone e Mancini
che invece di aggiungere qualcosa hanno fatto allontanare tutti gli
elettori di sinistra dalla coalizione del PD.

Senza dimenticare ovviamente il fallimento del NCD di Gentile, alleato di
Renzi e in maniera mascherata di Oliverio, che si è affidato al campione
della sanità privata calabrese che vive all’ombra del fondo sanitario
regionale. Sono tutti accomunati nel disastro. Una segnalazione meritoria va
invece tributata al dott. Valerio Formisani che, pur non entrando in
Consiglio Comunale, ha ottenuto un lusinghiero risultato che consente di
costruire le basi di un’opposizione alternativa e di sinistra al sindaco
Mario Occhiuto e alla sua maggioranza che sarà certamente nei prossimi anni
un nostro avversario, ma che ha dimostrato sul campo che la politica non si
può fare con i colpi di mano e le congiure di palazzo, ma deve essere sempre
chiara e trasparente negli obiettivi e soprattutto unicamente al servizio
dei cittadini e non delle lobby e degli interessi di potere.
IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PCdI
MICHELANGELO TRIPODI