Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Tributi consortili, Confagricoltura di Reggio Calabria vince la prima battaglia

Tributi consortili, Confagricoltura di Reggio Calabria vince la prima battaglia

Convocata la IV Commissione Consigliare “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” con all’ordine del giorno l’esame delle proposte di legge di modifica dell’art.23 della Legge Regionale 11/2003, che disciplina il contributo consortile di bonifica e i relativi piani di classifica

Tributi consortili, Confagricoltura di Reggio Calabria vince la prima battaglia

Convocata la IV Commissione Consigliare “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” con all’ordine del giorno l’esame delle proposte di legge di modifica dell’art.23 della Legge Regionale 11/2003, che disciplina il contributo consortile di bonifica e i relativi piani di classifica

 

 

“Facendoci interpreti del malcontento degli agricoltori reggini per l’oneroso problema dei contributi che le aziende agricole sono chiamate a corrispondere ai Consorzi di bonifica, Confagricoltura Reggio Calabria, in tempi non sospetti e in assenza di un intervento deciso da parte della Giunta Regionale e, in particolare dell’Assessore Regionale all’agricoltura, sta portando avanti una risoluta azione sindacale a tutela degli interessi del mondo agricolo concretizzatasi in numerosi ricorsi presso la competente Commissione Tributaria per chiede l’annullamento delle cartelle di pagamento dei tributi consortili. Oggi, anche a seguito dell’azione intrapresa dalla nostra Organizzazione, accogliamo con immensa soddisfazione la convocazione della IV Commissione Consigliare “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” con all’ordine del giorno l’esame delle proposte di legge di modifica dell’art.23 della Legge Regionale 11/2003, che disciplina il contributo consortile di bonifica e i relativi piani di classifica; quest’ultimi mai elaborati ed approvati dai Consorzi e ratificati dalla Regione Calabria con pubblicazione sul bollettino ufficiale regionale per come prevede la legge sull’ordinamento dei consorzi di bonifica.” Questo quanto afferma il Presidente di Confagricoltura Reggio Calabria, Antonino Lupini, il quale sottolinea che la questione era stata ben rappresentata in una nota trasmessa prima della pausa estiva sia al Presidente della Regione, Giuseppe Scopellliti, che all’Assessore all’Agricoltura, Michele Trematerra. “Le proposte di legge che la IV Commissione Consigliare dovrà esaminare – sottolinea il massimo rappresentante degli imprenditori agricoli reggini – vanno nella direzione da noi sempre sostenuta, e cioè che è principio ormai pacificamente acquisito che non sia sufficiente la mera inclusione di un immobile nel territorio appartenente al comprensorio del consorzio di bonifica perché si possa presumere il “beneficio” del contribuente richiesto dagli arrt. 860 del cod.civ. e 10 del R.D. 215/33. Difatti il “beneficio” è elemento essenziale per l’assoggettamento di un terreno al pagamento dei contributi di bonifica. In questa direzione si è espressa la Cassazione a SSUU: (sent. N.9857/96 e n.9493/98) oltre alla totalità delle Commissioni Tributarie di ogni grado, compresa la Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Calabria con la sua ennesima sentenza n.63/01/13.” Confagricoltura Reggio Calabria sottolinea come i Consorzi di Bonifica sono enti indispensabili per le aziende agricole e per la salvaguardia del territorio, quello che però viene contestato è il modello di gestione attuale che, a parere dell’Organizzazione degli Imprenditori Agricoli reggini, non risponde più alle esigenze degli agricoltori e nessuno, di conseguenza, può pretendere di trasferire dai magri bilanci delle aziende agricole risorse per finanziare Enti, di qualsiasi natura, che ormai da anni hanno da tempo smarrito il senso della propria funzione. Il nostro auspicio – conclude il Presidente Lupini – è che la IV Commissione Consigliare “licenzi” nel più breve tempo una provvedimento legislativo in linea con le proposte di legge presentate da inviare al Consiglio Regionale per una immediata approvazione considerato che la modifica della legge regionale 11 del 2013 non è certamente più rinviabile.