Trasformazione Linee Taurensi in piste ciclabili. Un vero e proprio fuoco incrociato di dissensi dopo la riunione di Taurianova con l’assessore leghista Emma Staine, ma i Sindaci cosa pensano? Tutto è partito con un post dell’ex presidente delle Ferrovie della Calabria ed ex sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà, noi lo abbiamo riportato e… apriti cielo!
Di GiLar
Non pensavamo di raccogliere in così poco tempo un coro di dissensi per la trasformazione delle “Linee Taurensi”, la vecchia strada ferrata dove una volta venivano percorse dalla “Littorina” che collegava Gioia Tauro con Cinquefrondi e dove migliaia di cittadini, tra studenti e lavoratori hanno usufruito negli anni passati per raggiungere scuole e luoghi di lavoro. A volte si prendevano pure per il gusto di salirci sopra e fare un giro, erano questi gli svaghi per chi non era in possesso di un’automobile. Erano i tempi in cui il tutto e subito di oggi non esisteva. L’ebbrezza di oggi che viene sollecitata da un Gin Tonic, le generazioni delle quali noi ci vantiamo di appartenere erano anche un giro sulla “Littorina”. Era sembra strano, anche una crescita culturale e sociale, una sorta di rapporto con l’ambiente che ci circondava, uno scoprire in pochi chilometri dei “vicini di casa” con i quali intrattenere rapporti di amicizia.
Ieri abbiamo riportato un durissimo post di dissenso dell’ex presidente delle Ferrovie della Calabria ed ex sindaco di Gioia Tauro che si è espresso contro la trasformazione paventata di farle diventare delle piste ciclo-pedonali dell’assessore regionale (di Alberto da Giussano) Emma Staine durante un incontro con i sindaci interessati dei 33 km di percorso.
Pedà afferma, con dati tecnici alla mano sia ambientali che di sicurezza di “quanto sarebbe bello e sicuro oltre ecosostenibile farli muovere in dei treni sul vecchio tracciato delle Calabro Lucane e non con degli autobus vetusti che inquinano e hanno un tasso di pericolosità altamente più elevato di moderni treni che viaggiano su linee ferrate sicure”.
Dopo il nostro articolo abbiamo ricevuto come una sorta di “fuoco incrociato”, un’ondata di dissensi contro la scelta ancora in fase di programmazione per un costo di circa 20 milioni di euro, dell’assessore leghista Staine. Durante la riunione si è detto pure che tale scelta è anche per “salvaguardare la memoria dell’infrastruttura ferroviaria”, con le biciclette e a piedi? E le “Littorine”?
Da qui è partita la marea di dissensi da associazioni e cittadini, lamentando che nella “invece, con la decisione assurda, nel 2011, di chiudere le due tratte ferroviarie, Gioia-Palmi e Gioia-Cinquefrondi, abbiamo assistito ad un aumento del traffico veicolare che di fatto costringe i cittadini, che, per fare pochi chilometri, ci si impiegano ore”, definendo assurda la scelta.
Poi c’è stata la nota del Comitato Pro Ferrovie Taurensi che invitano con dei punti da loro stilati di “abbandonare qualsiasi idea di conversione delle Taurensi in percorsi ciclabili, ma a valutare attentamente la valenza del loro ripristino in considerazione di varie strategie virtuose messe in atto in tutto il Paese”. O come l’associazione Philene che oltre a rimanere “perplessi” e che non si può “ignorare la drammaticità dei trasporti nel nostro territorio”, e affermano che “Chi pensa queste cose non può che essere (o fa finta di essere) lontano dalla realtà di chi ogni mattina si alza e spera di poter restare in questa terra, e poi si chiede: ma se in mancanza di una macchina non ho nemmeno la possibilità di arrivare da Cittanova a Taurianova senza svariate difficoltà e disagi, come faccio a considerarmi in un territorio dove i miei diritti vengono garantiti?”.
Ma alla fine della fiera e dei vari proclami di quanto si sta muovendo con un coro di dissenso che francamente non ci aspettavamo, dopo la riunione a Taurianova con i sindaci interessati e la nota stampa di soddisfazione del sindaco di Taurianova Roy Biasi, padrone di casa dell’incontro, ha parlato di “spirito realista e propositivo, constatando l’ormai arcinota impossibilità di tornare alla vecchia funzione ferroviaria e scegliendo di puntare su un utilizzo che può incrociare diverse linee di finanziamento, perché va nella direzione di una mobilità sostenibile che ormai è motore imprescindibile di quella transizione ecologica a cui l’Unione Europea ci chiama a partecipare”.
Bene, perfetto, il sindaco Biasi è il primo cittadino di Taurianova, ma ci chiediamo, oltre alle associazioni che sono intervenuti, gli altri sindaci ricadenti nelle Linee Taurensi, cosa pensano?
Ecco, cosa pensano? Parlate pure con il vostro cor…
Foto di copertina di Enzo Martano, Italia, 2020