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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Traffico internazionale di armi e donne, arrestate cinque persone a Rosarno

Traffico internazionale di armi e donne, arrestate cinque persone a Rosarno

L’operazione è stato messa a segno dagli agenti della Polizia. Gli arrestati farebbero parte di un’organizzazione internazionale dedita al traffico di armi e all’immigrazione clandestina di donne dalla Slovacchia – ECCO I NOMI

Traffico internazionale di armi e donne, arrestate cinque persone a Rosarno

L’operazione è stato messa a segno dagli agenti della Polizia. Gli arrestati farebbero parte di un’organizzazione internazionale dedita al traffico di armi e all’immigrazione clandestina di donne dalla Slovacchia

 

 

ROSARNO (Reggio Calabria) – Cinque persone sono state arrestate all’alba dalla Polizia in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Palmi. I cinque, arrestati a Rosarno e comuni limitrofi dal personale della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro a conclusione dell’inchiesta “Slovacchia”, sono accusati di fare parte di un’organizzazione criminale transnazionale, operante tra la Slovacchia e la Piana di Gioia Tauro, dedita al traffico internazionale di armi clandestine, alla tratta di giovani donne provenienti dall’est europeo finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I dettagli dell’operazione saranno illustrati in conferenza stampa alle 11 in Procura a Palmi.

INDAGINI AVVIATE DOPO RIVOLTA ROSARNO

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Palmi che ha portato all’arresto di cinque persone accusate di far parte di un’organizzazione dedita al traffico di armi ed alla tratta di donne con la Slovacchia da avviare alla prostituzione è una delle indagini avviate all’indomani della rivolta di Rosarno del gennaio 2010, quando gli immigrati provenienti dall’Africa si ribellarono alle loro condizioni di vita provocando la controreazione degli abitanti della zona. L’inchiesta di oggi, tuttavia, non è legata a quei fatti prendendo in esame lo sfruttamento di donne di paesi dell’Est europeo, dai quali giungevano anche armi sulla cui destinazione sono ancora in corso indagini. Durante l’attività, la squadra mobile di Reggio Calabria aveva bloccato, allo svincolo di Vibo Valentia dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, due corriere slovacchi trovati con una pistola calibro 9×19 munita di silenziatore. I due sono già stati condannati in primo grado a quattro anni ed otto mesi di reclusione.

Ecco la nota diramata dalla Questura di Reggio Calabria

Nelle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di una complessa attività d’indagine coordinata dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Palmi dott. Giuseppe Creazzo e dai Sostituti Procuratori dott. Antonio D’Amato e dott. Francesco Ponzetta, personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Palmi, nei confronti dei sotto indicati soggetti:

1. DUDEK Karol, nato in Slovacchia il 29.01.1971, residente in Slovacchia in Via Besenov 167, Nove Zamky, domiciliato a Rosarno in Via Nazionale Sud s.n.c.;

2. COTRONEO Giuseppe, nato Taurianova (RC) 27.1.1973, residente a San Ferdinando (RC) in Via Pavese n. 39;

3. ABBAS Nazar, nato in Pakistan il 15.02.1959, residente a Ioppolo (VV) in Contrada Bonello s.n.c.;

4. SHER Ahmed, nato in Pakistan l’1.1.1975, residente Rolo (RE) in Via Roma, 57;

5. PREITI Carmelo, nato a Chicago (USA) il 02.101972, e residente a Joppolo (VV), Via Provinciale s.n.c..

L’attività d’indagine, è scaturita in occasione del tentativo di omicidio perpetrato il 12 dicembre 2008, ai danni dei cittadini ivoriani AHABIB Saga e HAGI Ahmed, in località Focolì di San Ferdinando (RC), ad opera di soggetti ritenuti vicini ad una locale consorteria mafiosa.

Le investigazioni, supportate da numerose attività tecniche, si sono sviluppate in varie direzioni, portando ben presto a disvelare l’esistenza di un gruppo criminale transnazionale dedito alla perpetrazione di gravissime fattispecie delittuose, quali il traffico internazionale di armi, lo sfruttamento della prostituzione di giovani donne dei paesi dell’est europeo, nonchè il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’indagine condotta dalla Squadra Mobile reggina, ha permesso di accertare le responsabilità di DUDEK Karol e COTRONEO Giuseppe in ordine ai reati di introduzione illegale nel territorio dello Stato italiano di armi comuni da fuoco, in genere armi corte, e parti di esse, importandole dalla Slovacchia, nonché di detenzione e porto illegale di esse in luogo pubblico.

Nello specifico, nell’arco di tempo compreso tra il 2010 ed il mese di aprile 2012, su richiesta di COTRONEO, DUDEK Karol ordinava dall’Italia armi da fuoco ad alcuni suoi connazionali, in corso d’identificazione, che provvedevano ad introdurle dalla Slovacchia, tramite appositi corrieri, nel territorio dello Stato italiano e più precisamente nella piana di Gioia Tauro.

Infatti, in data 2 dicembre 2010, nei pressi dello svincolo autostradale di Vibo Valentia, sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, gli slovacchi BRENKA Farantisek e KANTOR Robert per detenzione e porto di una pistola semiautomatica marca Walther, calibro 9 x 19, completa di caricatore rifornito con 5 cartucce, nonché di un silenziatore, occultati in un cassettino ricavato sotto il sedile anteriore, lato passeggero, dell’auto sulla quale viaggiavano.

L’attività investigativa, ha permesso, altresì, di accertare la responsabilità di DUDEK Karol e di PREITI Carmelo in ordine ai reati di sfruttamento della prostituzione di numerose giovani donne reclutate in Slovacchia, nei paesi di Rosarno, San Ferdinando e zone limitrofe, nonché all’interno di un albergo di proprietà del PREITI, ubicato in Joppolo (VV).

La corposa attività tecnica dispiegata per far luce sulla vicenda [corroborata dagli esiti delle attività effettuate a riscontro nel territorio di Rosarno e in altre zone limitrofe della piana di Gioia Tauro, a decorrere dal dicembre 2010], ha permesso di accertare anche la partecipazione di ABBAS Nazar e di SHER Ahmed, e di altri soggetti italiani e pakistani in corso d’identificazione, ad un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti previsti dal D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 e successive modifiche, vigente in materia di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con ruoli e compiti ben documentati.

In particolare, ABBAS Nazar, con il ruolo di promotore e organizzatore del sodalizio, provvedeva, con la collaborazione di SHER Ahmed e dei propri familiari dimoranti in Pakistan, a reclutare i connazionali aspiranti ad entrare in territorio italiano in cambio della erogazione di consistenti somme di denaro.

Si rappresenta, infine, che i destinatari della Misura della Custodia Cautelare in Carcere, sono stati associati nelle Case Circondariali insistenti nelle province ove sono stati tratti in arresto, grazie alla collaborazione degli omologhi Uffici Investigativi di Reggio Emilia, Vibo Valentia e Cosenza.

DUDEK Karol, all’atto dell’esecuzione, non è stato rintracciato nel domicilio conosciuto in Italia per cui sono state attivate le sue ricerche in campo internazionale, mentre il PREITI è stato posto agli arresti domiciliari.