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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Tra le stragi declassificate dal presidente del Consiglio Renzi anche quella di Gioia Tauro del 1970

Abolito il segreto di Stato per la strage del treno “Freccia Sud”, deragliato a poche centinaia di metri dalla stazione gioiese il 22 luglio del 1970

di MARIA TERESA BAGALA’

Tra le stragi declassificate dal presidente del Consiglio Renzi anche quella di Gioia Tauro del 1970

Abolito il segreto di Stato per la strage del treno “Freccia Sud”, deragliato a poche centinaia di metri dalla stazione gioiese il 22 luglio del 1970

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha firmato ieri la direttiva per la declassificazione degli atti relativi ad alcune delle stragi che hanno insanguinato il nostro Paese negli scorsi decenni. Da ora in poi, infatti, tutti i cittadini potranno consultare i documenti processuali e quelli redatti in fase di indagine riguardanti questi tristi episodi. Atti che fino ad oggi erano ricoperti dal segreto di Stato.
Tra le stragi che non saranno più coperte dal vincolo della segretezza compare anche quella di Gioia Tauro, avvenuta il 22 luglio 1970, durante la quale il treno “Freccia Sud”, giunto ormai a poche centinaia di metri dalla Stazione cittadina, deragliò. I vigili del fuoco dovettero in quella circostanza estrarre i corpi dei passeggeri a bordo dalle lamiere. I morti furono in tutto sei, i feriti una settantina. Alcuni di loro rimarranno invalidi. Tra i viaggiatori c’era pure un gruppo di circa cinquanta pellegrini diretti a Lourdes.
Non si è mai fatta pienamente luce su questo caso, che apparve fin da subito avvolto nel mistero. Le ipotesi furono tante: a partire dal fatto che all’epoca erano in corso i cosiddetti “moti di Reggio” per il trasferimento dell’Assemblea Regionale a Catanzaro, per poi passare all’ ipotesi dell’ errore umano ed infine a quella che all’ origine del deragliamento ci fosse lo scoppio di un ordigno. Sta di fatto che nessuno ha mai pagato per questa strage che è entrata a far parte dei “misteri d’ Italia” e di cui forse oggi si potrà sapere qualcosa in più.