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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Tommaso Gentile, detenuto a Parma al 41 bis, malato di tumore sara’ curato ed operato 

Tommaso Gentile, detenuto a Parma al 41 bis, malato di tumore sara’ curato ed operato 

Soddisfatti i verdi ed i radicali che avevano sostenuto la battaglia

Tommaso Gentile, detenuto a Parma al 41 bis, malato di tumore sara’ curato ed operato 

Soddisfatti i verdi ed i radicali che avevano sostenuto la battaglia

 

 

Dopo oltre 100 giorni di attesa sarà finalmente trasferito in Ospedale e sottoposto ad un intervento chirurgico per asportargli un carcinoma maligno diagnosticatogli alla mammella sinistra. Si tratta del calabrese Tommaso Gentile, detenuto presso il Carcere di Parma e sottoposto al regime detentivo speciale del 41 bis. Il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia ha finalmente concesso l’autorizzazione per il trasferimento del detenuto presso la Sezione Detentiva dell’Azienda Ospedaliera di Parma affinché questi possa essere ricoverato e sottoposto ad intervento chirurgico di mastectomia sinistra. Il trasferimento dell’uomo presso l’Ospedale di Parma avverrà, salvo ulteriori problemi, mercoledì 5 settembre mentre l’intervento sarà realizzato venerdì 7. La sua degenza in Ospedale non potrà superare i 5 giorni. Dopo dovrà essere riportato in cella al “carcere duro” poiché la Sezione Feriale della Corte di Appello di Catanzaro con ordinanza dello scorso 31 agosto ha dichiarato inammissibile l’istanza formulata dagli Avvocati Giuseppe Bruno e Sergio Rotundo con la quale si chiedeva in via principale la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari o, in via subordinata, accertamenti peritali sulle sue condizioni di salute al fin di verificare la sua compatibilità con la detenzione carceraria. La Corte (Bravin Presidente, a latere Russi e Ferriero), ha motivato l’inammissibilità dell’istanza poiché, la stessa, riproponeva sostanzialmente quanto già contenuto in altra precedente richiesta. Secondo i Giudici d’Appello Cautelare “la nuova istanza non prospetta alcuna concreta novità, oltre generici ed astratti riferimenti alla patologia in atto e ritenuto, quindi, che trattasi di reiterazione di istanza già oggetto di valutazione, si dichiara inammissibile”.

I legali del detenuto avevano richiesto al Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia anche di regolamentare la visita, e quindi, la presenza, dei familiari durante il periodo di degenza ospedaliera atteso che, trattandosi di un motivo di salute grave, era opportuno oltre che umanamente comprensibile consentire allo stesso, un’adeguata assistenza e sostegno psicologico dei propri congiunti. In merito non si è registrato, per il momento, alcun pronunciamento né positivo né negativo da parte del Magistrato di Sorveglianza.

In favore di Gentile erano intervenuti Emilio Quintieri, Ecologista Radicale nonché l’Onorevole Rita Bernardini, Deputato Radicale membro della Commissione Giustizia che, unitamente agli altri Deputati Matteo Mecacci, Maurizio Turco, Maria Antonietta Farina Coscioni, Elisabetta Zamparutti e Marco Beltrandi, aveva presentato un Interrogazione Parlamentare ai Ministri della Giustizia e della Salute Paola Severino e Renato Balduzzi. Entrambi chiedevano allo Stato il rispetto delle Leggi della Repubblica, a cominciare dalla Costituzione Repubblicana nonché delle Convenzioni Europee e dei Trattati Internazionali per la Salvaguardia dei Diritti e delle Libertà Fondamentali. Sul caso, nei prossimi giorni, sarebbe anche intervenuto il Gruppo Parlamentare dei Verdi Europei con la presentazione di un atto di Sindacato Ispettivo alla Commissione Europea.

La Deputata Radicale Rita Bernardini aveva vibratamente protestato in forma pubblica per questa inqualificabile storia di mancato rispetto dei diritti umani fondamentali ritenendola un altro tassello della profanazione della Legge e dello Stato di diritto in Italia. Inspiegabilmente, il Magistrato di Sorveglianza – dichiarava la battagliera parlamentare pannelliana – aveva rigettato l’istanza adducendo l’indisponibilità del Gentile ad eseguire l’intervento presso l’Istituto di Parma, dimostrando così di non aver nemmeno letto le carte che provano esattamente il contrario.

La reclusione, dichiara il Verde Radicale Emilio Quintieri, non può essere considerata una vendetta dello Stato. La pena si paga con la detenzione non anche con la salute per cui Tommaso Gentile già da tempo avrebbe dovuto essere trasferito in Ospedale ed operato così come, da alcuni mesi, chiedevano gli stessi Sanitari del Carcere di Parma. Il diritto alla salute – prosegue Quintieri – è un diritto inviolabile della persona anche durante la detenzione che non viene assolutamente sospeso neanche dal “carcere duro” del 41 bis a cui Gentile, nonostante sia ancora imputato e presunto innocente, è stato sottoposto con decreto del Ministero della Giustizia. Mi auguro – conclude Quintieri – che sia consentito dal Magistrato di Sorveglianza ai familiari del Signor Gentile di poter star vicino al proprio congiunto in un momento così delicato per la propria situazione fisica e psicologica.

Redazione@approdonews.it