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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Tirrenia, Mediterranea Holding aumenta capitale. Ok da Lombardo.

Tirrenia, Mediterranea Holding aumenta capitale. Ok da Lombardo.

L’assemblea dei soci della Mediterranea Holding ha deliberato l’aumento di capitale sociale fino alla concorrenza di 25 milioni e ha valutato l’opportunità dell’ingresso di soci finanziari “che a breve può determinarsi”, anche in vista della cessione di quote da parte della regione Sicilia annunciato fin dalla costituzione della società interessata all’acquisizione di Tirrenia.

Tirrenia, Mediterranea Holding aumenta capitale. Ok da Lombardo.

L’assemblea dei soci della Mediterranea Holding ha deliberato l’aumento di capitale sociale fino alla concorrenza di 25 milioni e ha valutato l’opportunità dell’ingresso di soci finanziari “che a breve può determinarsi”, anche in vista della cessione di quote da parte della regione Sicilia annunciato fin dalla costituzione della società interessata all’acquisizione di Tirrenia.

 

L’assemblea dei soci della Mediterranea Holding ha deliberato l’aumento di capitale sociale fino alla concorrenza di 25 milioni e ha valutato l’opportunità dell’ingresso di soci finanziari “che a breve può determinarsi”, anche in vista della cessione di quote da parte della regione Sicilia annunciato fin dalla costituzione della società interessata all’acquisizione di Tirrenia. Un’operazione, quella dell’ingresso di nuovi soci, che però potrebbe in teoria determinarsi solo nella prossima primavera. Dovrebbe essere infatti tuttora valida la clausola di lock up della durata di un anno (a partire da marzo 2010) che vieterebbe per tutto il periodo l’ingresso di ulteriori azionisti. Va detto però che alcune voci non confermate avrebbero già identificato in due fondi di private equity americani i più concreti pretendenti a un ingesso nella società nei tempi brevi adombrati dal comunicato post-assemblea di oggi. Mentre altri indicano anche il gruppo della famiglia Franza, la società che gestisce i collegamenti nello Stretto di Messina, e una società creata da alcuni lavoratori (diisponibili a investire parte del proprio tfr) fra i futuri nuovi soci. Ma del resto da ieri si vocifera anche che la nuova offerta fatta da Mediterranea Holding pochi giorni fa al commissario straordinario di Tirrenia Giancarlo D’Andrea, che ne ha preso formalmente atto, sarebbe tutta in contanti (si parla di 75 milioni di euro) ed escluderebbe quindi l’accollo di circa 650 milioni di debiti accumulati dalla compagnia di navigazione pubblica.


Nel frattempo l’assemblea ha però, come detto, deliberato oggi l’aumento di capitale che dovrebbe diventare effetivo in occasione di una nuova riunione il 10 settembre prossimo. Una scelta quella dell’aumento di capitale che era data per scontata nel caso Tirrenia fosse stata assegnata nell’agosto scorso alla cordata guidata da Salvatore Lauro, ma che poi sfumò dopo l’annullamento della procedura a inizio agosto da parte della Fintecna. In ballo intanto rimane la quota della regione guidata da Raffaele Lombardo, che ora è pari al 37 per cento ma che sarebbe destinata a scendere fino al 21 e forse addirittura fino al 16 per cento secondo gli annunci fatti a fine luglio al termine dell’assemblea dei soci che aveva deliberato l’aumento dell’offerta da 10 a 25 milioni per Tirrenia. Un’assemblea burrascosa quella di un mese fa, preceduta pochi giorni prima dalla decisione dell’aumento del capitale sociale da 10 a 20 milioni. Il presidente di Mediterranea holding aveva parlato allora dell’intenzione di far entrare nuovi soci “anche perché mi risulta che tunisini, maltesi e libici stiano guardando con molta attenzione all’operazione”.

Le decisioni di oggi hanno comunque ricevuto il placet della regione Sicilia nonostante pochi giorni fa, il 25 agosto, Lombardo avesse annunciato di non aver intenzione di sottoscrivere l’aumento di capitale e che la partecipazione nella società sarebbe diminuita anche cedendo quote ai lavoratori del comparto. La Regione ha invece oggi confermato, con una nota diramata subito dopo il termine dell’assemblea, il suo interesse al piano della Mediterranea Holding, partendo dalla nuova offerta formulata al Commissario Straordinario D’Andrea. Quello stesso D’Andrea che è anche amministratore unico della controllata siciliana Siremar e che ha nel frattempo chiesto la proroga delle convenzioni tra Stato e gruppo di navigazione oltre la scadenza del 30 settembre, data fissata in sede Ue per la privatizzazione delle società di navigazione e che vale anche per Toremar (Toscana), Caremar (Campania) e Saremar (Sardegna) già cedute alle rispettive Regioni. Intanto Mediterranea holding fa trapelare che non ha ancora presentato ricorso contro l’annullamento della gara di privatizzazione di Tirrenia da parte di Fintecna, ma anche che non è escluso che lo faccia.