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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Tilde Minasi preoccupata per la situazione degli alunni diversamente abili

Tilde Minasi preoccupata per la situazione degli alunni diversamente abili

L’integrazione dei soggetti diversamente abili è di fondamentale importanza per una società civile

Tilde Minasi preoccupata per la situazione degli alunni diversamente abili

L’integrazione dei soggetti diversamente abili è di fondamentale importanza per una società civile

 

Non possiamo che accogliere con preoccupazione l’appello che l’Adda
(Associazione Difesa Diversamente Abili) ed il suo presidente Vito Crea
stanno lanciando da giorni a mezzo stampa sulla seria problematica della
tutela dei ragazzi meno fortunati i quali, in ambito scolastico, si trovano
senza servizi adeguati a quelle necessità che quotidianamente esprimono.

L’Associazione, legittimamente, manifesta seri e fondati timori per la
condizione che, in molti comuni della Piana di Gioia Tauro, questi allievi
potranno vivere durante l’intero anno scolastico: situazione che potrebbe
gravemente offuscare un diritto sancito dalla Costituzione.

L’integrazione dei soggetti diversamente abili e la giustissima pretesa di
poter svolgere il compito di studenti a tutti gli effetti, rappresentano un
cardine basilare sul quale misurare il valore di una società che intende
definirsi civile.

Bene ha fatto il sodalizio di Crea a denunciare, ad alta voce, un disagio
non tollerabile per i ragazzi e le loro famiglie richiamando chi di dovere
alle proprie responsabilità. Sebbene si registri, in via generale, una
carenza ormai nota di trasferimenti statali a tutti i livelli istituzionali
e quindi ci si trovi dinnanzi ad un’insufficienza che, a cascata, parte
dallo Stato centrale ed arriva agli organi periferici, bisogna ricordare
che esistono, tra i cittadini, delle esigenze particolari che devono essere
soddisfatte (così come stabilito dalle leggi) dalle amministrazioni locali
al di là dell’accredito di somme dovute da altre realtà pubbliche (fondi,
tra l’altro, a volte erogati e non spesi dai comuni, così come sottolinea
la stessa Adda).

Le norme vigenti, infatti (in primis la legge 104/92) impongono
un’assistenza specialistica da effettuare reclutando profili professionali
specifici: step che diverse amministrazioni municipali della provincia
reggina ancora non hanno compiuto. Comuni che, inoltre, hanno l’obbligo
normativo di garantire i servizi essenziali, ad oggi palesemente a rischio,
attingendo risorse dai propri documenti finanziari.

Pur comprendendo le difficoltà economiche a tutti note degli enti locali,
auspico francamente che si operi in maniera sinergica ed oculata per
rimuovere questi ostacoli e dare risposte concrete ad una fascia di
cittadinanza che, più di altre, ha bisogno di sostegno e protezione
affinché il loro ruolo all’interno dell’assetto sociale sia ben definito
proprio attraverso le azioni di chi deve promuovere percorsi di
integrazione e garantire una migliore qualità di vita.

 

Tilde Minasi

Consigliere Regionale