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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Terremoto: da almeno due anni l’allerta sul Pollino

Terremoto: da almeno due anni l’allerta sul Pollino

In attività la Commissione grandi rischi e la Protezione civile

Terremoto: da almeno due anni l’allerta sul Pollino

In attività la Commissione grandi rischi e la Protezione civile

 

 

MORMANNO (COSENZA) – Da almeno due anni nell’area del Pollino c’era uno stato di allerta a causa dello sciame sismico che ha provocato oltre 2.200 scosse. E proprio a causa di questa situazione gli abitanti dell’area da mesi avevano deciso di lasciare le proprie abitazioni durante la notte per dormire in auto. Le prime scosse di terremoto si sono verificate nell’autunno del 2010. Nel 2011 l’attività si è spostata verso nord-est, interessando così direttamente anche il territorio lucano di Rotonda e Viggianello oltre a quello di Mormanno; tra maggio e giugno del 2012, il baricentro dell’attività si è spostato sul versante meridionale della catena montuosa provocando la scossa del 28 maggio scorso che, prima di quella verificatasi nella notte scorsa, era stata la più energetica registrata. Negli ultimi due anni l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), in collaborazione con il dipartimento di Fisica dell’università della Calabria, ha potenziato la rete sismica di monitoraggio nel Pollino per migliorare le localizzazioni anche dei piccoli terremoti ed ha installato una nuova stazione della rete sismica nazionale più tre stazioni temporanee collegate con la sala sismica. Gli esperti ritengono che esistono una serie di documenti che attestano il verificarsi a Mormanno e dintorni di serie sismiche analoghe nel 1888, nel 1973-74 e nel 1980. Tutte le scosse sismiche che si sono verificate nel Pollino, con una periodicità quasi quotidiana, sono state avvertite dalla popolazione ed il susseguirsi di terremoti ha creato un clima di ansia e di paura. La situazione di disagio era stata, per ultimo, segnalata il 2 ottobre scorso dal sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, il quale in una comunicazione inviata al Dipartimento nazionale della Protezione civile ed al presidente della Regione Calabria, aveva parlato di “un grave stato di disagio, accompagnato da panico e apprensione da parte dei cittadini e dalla modifica del loro stile di vita, tanto che in molti preferiscono trascorrere le notti in auto”. Lo stesso giorno il Dipartimento della Protezione civile aveva convocato la Commissione nazionale Grandi Rischi – settore Rischio sismico per analizzare lo sciame sismico del Pollino, “come era già stato previsto di fare per affrontare il tema delle sequenze sismiche che periodicamente e ripetutamente interessano diverse aree del Paese”