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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Tentata estorsione a scuola di musica, due condanne Gli esponenti di una cosca di 'ndrangheta avevano tentato di sottrarre denaro ad una coppia per alcuni lavori di casa. Il commento del mondo calabrese

Tentata estorsione a scuola di musica, due condanne Gli esponenti di una cosca di 'ndrangheta avevano tentato di sottrarre denaro ad una coppia per alcuni lavori di casa. Il commento del mondo calabrese
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Il Tribunale di Reggio Calabria ha condannato a sette anni di reclusione Emanuele Quattrone, presunto esponente della ‘ndrangheta della frazione “Gallina”. Condannato a tre anni anche il nipote di Quattrone, Francesco. I due erano entrambi imputati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le due condanne emesse dal collegio giudicante presieduto da Silvia Capone sono da mettere in relazione con le minacce, su cui fecero luce i carabinieri, subite da una coppia di coniugi, il musicologo Martino Parisi e la moglie Serafina Corrado, dirigente scolastico, fondatori del coro “Pentakaris” e di una scuola di musica per bambini.

Parisi e la moglie subirono una serie di attentati alla loro abitazione e ripetute minacce rivolte anche i loro figli. Il musicologo e la moglie, costituitisi parte civile nel processo con l’assistenza dell’avvocato Andrea Alvaro, avevano denunciato i fatti ai carabinieri indicando nei due condannati i presunti responsabili delle minacce (teste di capretto infilzate nel cancello della villa, tentativi di irruzione notturna ed un ordigno rudimentale costruito con una bombola di gas che per fortuna non esplose).

Secondo l’accusa, in particolare, i due condannati avevano tentato di estorcere danaro a Martino Parisi e Serafina Corrado, dai quali avevano ricevuto l’incarico di realizzare nella loro villa lavori affidati ad un’impresa edile di fatto riconducibile a Emanuele Quattrone. Alla coppia sarebbe stata rivolta una richiesta estorsiva di 250 mila euro in aggiunta alla somma pattuita per i lavori. Martino Parisi e Serafina Corrado rifiutarono sin da subito l’imposizione, denunciando i fatti ai carabinieri.

LIBERA COORDINAMENTO REGGIO CALABRIA

Il coordinamento di Libera Reggio Calabria intende esprimere il proprio apprezzamento per la pronuncia, avvenuta proprio ieri, del tribunale di Reggio Calabria in merito alla condanna inflitta a Emanuele e Francesco Quattrone, autori delle minacce e delle intimidazioni ai danni di Martino Parisi e Serenella Corrado. La vicenda ha inizio nel 2010 quando la famiglia Parisi sogna di offrire alla città di Reggio Calabria, ed al territorio di Gallina in particolare, una scuola di musica ove i bambini della città potessero studiare e imparare l’arte musicale. Quello che doveva essere un sogno, si è trasformato in un incubo perpetrato dai Quattrone che hanno richiesto oltre 200mila euro extra, rispetto a quelli pattuiti per i lavori. La famiglia Parisi non ci pensa due volte e denuncia questa estorsione in piena regola e da lì partono le minacce: teste di capretto, condutture otturate con conseguenti allagamenti, bombole del gas lasciate davanti al portone, pistole puntate, lettere, telefonate intimidatorie e quanto altro potesse servire per dissuadere la famiglia Parisi dalla denuncia e convincerla a pagare. I coniugi, tuttavia, non si sono arresi ed hanno lottato e resistito ed è per questo motivo che, come coordinamento di Libera Reggio Calabria, non possiamo che ringraziarli per l’esempio e la testimonianza di onestà e rettitudine, dimostrando che quando i cittadini denunciano, le istituzioni sono solerti nell’applicazione della legge. E’ importante sottolineare come l’esempio fornitoci da Martino e Serenella, è un motivo in più per il nostro coordinamento nel perseguire, implementare e diffondere la campagna “ReggioLiberaReggio – la libertà non ha pizzo”, che include tutte quelle realtà che dichiarano di non pagare il pizzo e non piegarsi al giogo mafioso. Ad oggi sono 58 le attività che espongono il logo di riconoscimento della campagna ReggioLiberaReggio, divenuto un modello virtuoso che, adesso, si estenderà a tutte le province della nostra regione, andando a sensibilizzare molti più commercianti e cittadini sull’importanza della denuncia e la necessità di un consumo critico e responsabile presso gli esercenti che espongono il logo della campagna. Il coordinamento di Libera Reggio Calabria continuerà a sostenere le attività della scuola musicale della famiglia Parisi, rimanendo al fianco della famiglia che ha deciso, con determinazione, di perseverare nel suo sogno di offrire una alternativa culturale al nostro territorio.

Avv. Giuseppe Marino
Referente Territoriale
Libera Reggio Calabria