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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Taurianova, Roy Biasi, “usato sicuro la scelta migliore” Il candidato a sindaco della Lega presenta la sua coalizione e il suo programma, chiarendo le sue parole sulla Consulta in quanto così com'è, è un "tappo" ed è "politicizzata". Poi approfondisce i perché della non alleanza con le altre forze del centrodestra. Presente il vicepresidente della giunta regionale Nino Spirlì che se la prende con i "cornuti" della Cultura che l'hanno preceduto

Taurianova, Roy Biasi, “usato sicuro la scelta migliore” Il candidato a sindaco della Lega presenta la sua coalizione e il suo programma, chiarendo le sue parole sulla Consulta in quanto così com'è, è un "tappo" ed è "politicizzata". Poi approfondisce i perché della non alleanza con le altre forze del centrodestra. Presente il vicepresidente della giunta regionale Nino Spirlì che se la prende con i "cornuti" della Cultura che l'hanno preceduto

Anche Roy Biasi fa la sua uscita ufficiale all’aperto in qualità di aspirante sindaco di Taurianova. E lo fa nella centralissima Piazza Italia, nel bel mezzo di una manifestazione notturna degli esercizi commerciali. Biasi aveva già esposto le sue idee in videochat da questo portale in versione “Tito Stagno” che annunciava l’allunaggio di Apollo 11, ma ieri ha anche presentato la sua coalizione.
Roy Biasi nelle candidature elettorali è come la band dei Pooh, ogni volta dichiarano che si sciolgono, ma poi c’è sempre un concerto che li riunisce. Aveva detto pubblicamente che non si voleva candidare, molte volte, anche durante gli consigli comunali, ma poi, come nel 2015 la gente gli chiede di farlo e lui, potrebbe mai dire di no?
Il ghiaccio lo scioglie Raffaele Scarfò che oltre ad essere candidato è anche il coordinatore cittadino della Lega, il quale, presentando gli ospiti della serata, “affibbia” il titolo di “onorevole” al vicepresidente della giunta regionale Nino Spirlì, presente come ospite e che lo stesso subito dopo (vivaddio) corregge il tiro sul titolo. Nei fatti, lo abbiamo già spiegato molte volte, il titolo di onorevole non apparterrebbe nemmeno ai consiglieri regionali, ma si sa, meglio un pennacchio oggi…
Spirlì coglie la balla al balzo e prende la parola, dicendo subito che c’è “bisogno di un’amministrazione forte, sana, tenace, taurianovese che ami Taurianova veramente, che non abbia ombre e che sia in grado di portare Taurianova al centro reale della vita della Piana”. Inoltre, “Non possiamo permetterci di vedere Taurianova morire lentamente, continua Spirlì, non ce lo possiamo permettere e che la malattia è entrata e la sta facendo morire (…) ma soprattutto eliminare gli inciuci”. Spirì punta il dito sulla carenza dell’acqua, “c’è bisogno dell’acqua, e lo ripete, “c’è bisogno dell’acqua e se l’acqua non c’è, è perché ci sono state manovre fatte per levare il bene pubblico ai cittadini, privatizzandola”. Poi parla della questione regionale e sul periodo di azione, facendo riferimento ai suoi stipendi che sono cinque, viva la faccia. Spirlì parla della sua delega, la cultura, affermando che la “con la cultura si mangia”, con la poesia un po’ meno, da Carmina non dant panem. Spirlì punta il dito contro i “cornuti” che l’hanno preceduto, in quanto la Calabria in sedici anni non aveva mai partecipato alla Conferenza Stato Regioni per la cultura, senza mai fatto arrivare un centesimo in Calabria, restituendo all’Europa 196 milioni di euro non spesi.
Ma il protagonista della serata, oltre al sindaco, è lui il centurione (da immemore spoglie), Nino Caridi, ringraziato da Spirlì come colui “che non ha mai mollato” e come Ulisse non cedette al canto delle sirene, “O molto illustre Nino il Moro, somma gloria immortal, su via, qua vieni…”, anche Omero parlò di lui e della sua scelta di andare con Biasi.
Subito dopo fa un piccolo intervento l’ex ministro leghista Alessandra Locatelli elogiando le “persone fantastiche che non vedeva da tanto tempo”, augurando un in bocca al lupo, spera anche lei che Taurianova “ritorni agli antichi splendori”.
Inizia così la presentazione delle liste, inizia il “neofita vulcanico” Gaetano Vicari il quale presenta la lista “Cultura e Identità”. Poi è la volta di Maria Fedele (già candidata la volta scorsa con Biasi e per un certo periodo tra le papabili assessore quando Caridi passò con la maggioranza Scionti), la quale chiamando accanto a sé Nino Caridi, svela un mistero, uno scoop il quale tutti eravamo in apprensione, ossia che quella che sembra la “pancetta” di Nino Caridi, arrotolata o meno, non l’ha specificato, “ha una soluzione per ogni problema e lo ha dimostrato in questi anni”, per la serie, “La Pancetta delle idee”. Dopodiché Caridi visibilmente commosso sia per la rivelazione che per il fatto di essere il “vicesindaco pro tempore elettorale”, si trasforma in un leggìo (leggasi “soluzione”) per la Fedele a dire la composizione della lista “Taurianova al Centro”.
Angela Crea, capolista della Lega, candidata la scorsa volta con “Impresa Calabria” a sostegno di Scionti, ha il compito di illustrare la lista del Carroccio, in un prolisso intervento, interrotto per questioni di opportunità temporali (e della sua relatività einsteiniana), chiude la presentazione della coalizione.
Arriva Roy Biasi a mo’ di intervista con un giornalista e illustra parte del suo programma ed i perché della scelta di (ri)scendere in campo. Nella “rispolverazione” degli “Innamorati” Biasi si candida perché “innamorato” e quindi per “problemi di dolori di cuore”, in quanto aveva lasciato una città che funzionava ed ora invece dopo 14 anni, una “città morente con la necessità di essere rivitalizzata”. E che non c’è stata dopo la sua amministrazione la quale “abbia programmato delle condizioni per andare lontano”. E che per quanto riguarda le accuse di Scionti sul suo essersi sempre candidato in 23 anni, lui risponde che “la predica non è il giusto pulpito” in quanto anche Scionti in quattro anni ha avuto diverse candidature, in quanto la “politica non è improvvisazione e c’è una gavetta da fare”. Parla delle sue passate amministrazioni che in un certo aspetto “hanno fatto la rivoluzione”, sciorinando una serie di questioni risolte e che lui le ha risolte. E che non ha mai lasciato arretrati da pagare, e che aveva lasciato il Comune dove tutte le associazioni erano 62.
Precisando la questione della Consulta delle Associazioni che in questi giorni ha destato alcune polemiche (social), parla della sua battaglia feroce in consiglio comunale affinché venisse tolta la Consulta dallo Statuto Comunale, ma “giammai voleva toccare le associazioni, quelle vere, non quelle che diventano dopodomani partito politico” e siccome, “a capo della Consulta c’era qualcuno che era il primo supporter dell’ex sindaco e non si poteva sopportare che a capo di una istituzione comunale, ci possa essere qualcuno di parte che faccia politica, anche trasversalmente anche sulle spalle delle associazioni”, e che, la Consulta è diventato un tappo per altre associazioni”. Si deve spendere per gli altri e non candidarsi alle elezioni.
Per quanto riguarda la sua azione amministrativa, dopo aver rimarcato il fatto che Scionti viveva su Marte e che c’è stata una “gestione disastrosa” della sua amministrazione, sarà quella di iniziare “a far ritornare l’ordinaria amministrazione”, di “farsi una doccia”, di ripristinare il “decoro urbano”, ma soprattutto riportare l’atmosfera “gaia e gioiosa” che non c’è più, ma soprattutto di ridare una dignità e di sentirsi orgoglioso di essere taurianovese.
Poi parla della sua scelta di andare da solo in questa tornata elettorale, dal non volersi sedere con nessuno e che loro sono il centrodestra “mentre gli altri non lo so”. Sono andati divisi perché “abbiamo voluto marcare un’identità”, mentre noi pensavamo a un progetto futuro per Taurianova. In quanto noi non vogliamo fare “ammucchiate”, ovvero raccogliere tutto per vincere. “Tutti sono venuti a chiedere di venire con noi”, e sarebbe stata la vittoria di Pirro, interrompe Spirlì dicendo che “tutti volevano venire con noi per assessorati e li volevano prima ancora di vincere, chiedevano tutti assessorati, uno, due, tre cinque” e poi di nuovo Biasi, “vicesindaci e presidente del consiglio, appartenenti allo staff e partecipate”, tutti volevano tutto, ma senza pesarsi, “non sai quanto pesi, non sai quanto vali in termini di consenso e chiedi?”.
Per quanto riguarda i progetti, sarebbe giusto ripartire in un settore a casa in quanto “dorme lì un PSC che è fonte di sviluppo per il territorio”. L’ultimo piano regolatore risale all’amministrazione Emilio Argiroffi nel quadriennio 1993-’97. Favorire gli investimenti in questo territorio e chi ci mette le risorse proprie e crei posti di lavoro. Biasi svela che ci sono già tre imprenditori pronti per investire a Taurianova qualora lui dovesse essere eletto sindaco. Poi partono le stoccate contro gli affidamenti tramite MePA ai professionisti in quanto non hanno lavorato tecnici di Taurianova, così come anche per l’avvocatura formata di gente di fuori, e che occorre avere “coraggio di osare” e non “che osa solo per i suoi amici, soprattutto di Reggio”, il riferimento è a Scionti sulle assunzioni per mobilità al Comune. Occorre essere “partigiani per la nostra città”, e poi lo slogan, “Prima i taurianovesi”.
Poi uno sguardo per la proposta di un primo punto intervento all’ospedale “anche se non è di stretta competenza di un sindaco”. Prima di chiudere a serata c’è stato un breve intervento di Spirlì il quale in veste di vicepresidente della Regione invita tutti a non abbassare la guardia per il coronavirus, di utilizzare ogni prescrizione sulla prevenzione, facendo riferimento alla “zona rossa” della frazione di Messignadi.
E con lo slogan di Roy Biasi, “L’usato sicuro in questo periodo sia la scelta migliore”, cala il sipario!
(GiLar)