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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Taurianova, Rigoli controreplica a Romeo e alla sua Amministrazione

Taurianova, Rigoli controreplica a Romeo e alla sua Amministrazione

| Il 02, Set 2011

“Probabilmente il sindaco è stato indotto in errore da qualche suo collaboratore al punto da convincerlo che sindaco sia sinonimo di imperatore”

Taurianova, Rigoli controreplica a Romeo e alla sua Amministrazione

“Probabilmente il sindaco è stato indotto in errore da qualche suo collaboratore al punto da convincerlo che sindaco sia sinonimo di imperatore”

 

A distanza di pochissime ore, arriva la controreplica di Giuseppe Rigoli all’Amministrazione comunale, che come nostra abitudine pubblichiamo integralmente.

 

Sarei un bugiardo se scrivessi che mi sarei aspettato una reazione diversa dal sindaco Romeo e dai suoi epigoni.

Certamente, comprendo (se mi infliggo la pena di mettermi per un attimo al loro posto) il nervosismo del sindaco Romeo e dei suoi seguaci, specie quando alcuni Consiglieri comunali di opposizione svolgono tale ruolo a cui gli elettori sovrani li hanno designati, chiedendo Atti deliberativi e Determine di Settore per esercitare il mandato elettorale compiutamente e solo nell’esclusivo interesse  della comunità taurianovese. Mi rendo conto che ciò potrebbe provocare, anzi provoca, acidità gastrica e qualche mal di pancia mal celato dal sindaco e dai suoi supporters. Ma tutto questo è Democrazia ed il sindaco Romeo dovrebbe – mi auguro per lui – averne sentito almeno parlare. In ogni Organo elettivo vi è una maggioranza e una minoranza. Probabilmente il sindaco Romeo è stato indotto in errore da qualche suo collaboratore al punto da convincerlo che sindaco sia sinonimo di imperatore. Così non è, sig. Romeo; sarebbe opportuno che Lei, quantomeno, si informasse, approfondisse l’argomento attraverso alcune letture specifiche. Mi dia retta, legga: la lettura aiuta la mente, al punto di abbattere quelle pareti che costringono l’uomo a vivere in spazi intellettuali angusti.

Apprezzo che il sindaco Romeo abbia usato a sostegno delle sue mistificazioni la possibilità di usare le registrazioni delle sedute consiliari. Se non saranno manomesse – e mi sento di escludere una eventuale ipotesi – si avrà modo di scoprire quanto è accaduto durante gli unici due Consigli comunali. Ma non solo. E’ già stata pubblicata dalla stampa la mia proposta di fare riprendere i lavori consiliari da Approdonews, al fine di garantire all’opposizione l’indispensabile agibilità democratica.

Nell’articolo pubblicato dal Quotidiano della Calabria in data 2 settembre 2011 è scritto virgolettato – quindi dal sindaco Romeo e dalla sua maggioranza – che nella mia coalizione ci sarebbero stati candidati “noti alle forze dell’ordine”. Ebbene, prima di inoltrare formale querela, sarei grato se il sindaco e la sua maggioranza specificassero quale sarebbe questo candidato. Sarebbe opportuno che il sindaco verificasse scrupolosamente la composizione della sua maggioranza consiliare e degli assessori. Dopo avere fatto ciò, il sindaco sarebbe credibile e serio se si dedicasse ai consiglieri di opposizione e alle liste delle altre coalizioni.

Il sindaco e i suoi amichetti lamentano che io durante i Consigli comunali parli sempre dello scioglimento e da loro definito e scritto “praticamente il NULLA”. Da ciò si deduce che questi signori o siano sordi o in malafede. Il sindaco dimentica che l’opposizione ha votato a favore quando si è trattato di argomenti di pubblica utilità, argomento illustrato dall’assessore Bellantone. Certamente, e ancora mi costringo a comprendere la reticenza del sindaco Romeo sull’argomento staff del sindaco, non avrebbe potuto, né dovuto sperare di trovarmi d’accordo sullo sperpero di soldi dell’Ente Comune relativamente allo stipendio di un componente del suo staff. Ciò in quanto è stato lo stesso sindaco Romeo a rilasciare un’intervista accorata e preoccupata per la scarsa liquidità delle casse comunali, al punto da “compromettere la quotidiana operatività” (vedi intervista).

Mi viene rinfacciato che io parli sempre dello scioglimento, che lui considera “il nulla”. Ebbene, se il sindaco e la sua maggioranza voglio contestare ciò non devono indicare me come responsabile, bensì il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, che sono i firmatari del Decreto di scioglimento del Consiglio comunale e del sindaco Romeo.

Il sindaco Romeo e la sua maggioranza si rivolgono a me come se il sottoscritto, al posto della busta con proiettili, avesse ritrovato il cane (sottoposto a cure mediche per grave malattia) sparato in giardino; come se nella famiglia del sottoscritto ci siano stati gravi fatti non solo giudiziari; come se il sottoscritto – nonostante il titolo di studio – fosse mantenuto dalla propria moglie e sempre nella spasmodica ricerca di sistemazione attraverso la politica. Uso queste metafore in quanto, probabilmente e volutamente, mi si vuole appiccicare addosso una storia che non mi appartiene.

Per tranquillizzare il sindaco Romeo e la sua maggioranza, intendo ribadire che continuerò ad esercitare il ruolo di opposizione senza sconti, né finte e complici distrazioni, nell’esclusivo interesse dei taurianovesi, che avranno il modo di giudicare e valutare la mia buona fede. Come ogni essere umano, so bene di essere soggetto all’errore, ma ciò non sarà mai dovuto a cattiveria personale e/o volontà di colpire personalmente gli avversari politici.

Rammento al sindaco Romeo e alla sua maggioranza, che ai tempi dell’amministrazione del compianto Argiroffi (per me è stato un privilegio essere suo oppositore, nonostante ideologicamente distinti e distanti mi ha trasmesso alcuni insegnamenti importanti) ci sono state molte sedute consiliari dialetticamente parlando accese, ma appena usciti dall’aula consiliare ci si ritrovava insieme a mangiare qualche pezzo di pizza e panini come se niente fosse accaduto, per poi ritornare in aula e riprendere lo scontro dialettico acceso.

Questa era ed è democrazia.

Dott. Giuseppe Rigoli

redazione@approdonews.it