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TAURIANOVA (RC), VENERDì 06 DICEMBRE 2024

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Taurianova onora la “Tredicina di Sant’Antonio” La cittadina pianigiana celebra una delle tradizioni più antiche

Taurianova onora la “Tredicina di Sant’Antonio” La cittadina pianigiana celebra una delle tradizioni più antiche
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di Vincenzo Alampi


Una delle tradizioni ancora oggi più vive e care ad ogni taurianovese è la cosiddetta “Tredicina di Sant’Antonio” che si svolge nel¬la nostra città, per tredici giorni, dal 31 mag¬gio al 12 giugno di ogni anno, in onore di S. Antonio di Padova, presso la Chiesa della Madonna Addolorata o del Calvario come è comunemente chiamata, annessa al Conven¬to dei Padri Cappuccini.
È una tradizione nata grazie al secondo Superiore del Convento, Padre Mario da Chiaravalle, il quale, durante il suo trien¬nio, dal 1926 al 1929, ha dato vita e incre¬mentato il culto di S. Antonio ed ha istituito la “tredicina” e la festa.
La tredicina è una devozione in preparazione della festa del Santo di Padova, che si svolge in chiesa subito dopo la messa vespertina, come dicevo sopra, per tredici giorni consecutivi, precedenti la festa. La tredicina è composta da tredici brevi preghiere rivolte al Santo, intervallate da tredici strofe di un canto in onore di S. Antonio. Termina con una preghiera ancora e con il canto del “Si quaeris”.
La festa in onore di S. Antonio, a Taurianova, ha sempre richiamato, centinaia e centinaia di fedeli, i quali, partecipano sia la mattina presto alla prima messa o la sera alla messa vespertina, con fede e devozione, richiamati, anche, dai famosi predicatori che si sono alternati negli anni. Sono tanti, infatti, i predicatori che ancora i fedeli ricordano, con affetto e riconoscenza, per la loro preparazione culturale e umana, ma soprattutto per la loro spiritualità francescana e antoniana.
Le tradizioni che, ancora oggi, accompa¬gnano la tredicina sono tante, basta pensare alla benedizione dei panini che i fedeli offrono per grazia ricevuta, oggi a parenti ed amici e una volta ai poveri; la benedizione dei bambini, molti vestiti con l’abitino a for¬ma di tunica, sempre per grazia ricevuta.
Durante la tredicina, da sempre, molti so¬no i fedeli che compiono le loro devozioni a tarda sera perché di giorno lavorano, per questo la chiesa non si può chiudere prima delle ore 23 e anche più tardi. Durante il giorno però, la stra¬da che porta al Convento è tutta un via vai di persone di tutte le età. Molte sono le donne in attesa di un bimbo; molte le mamme con le carrozzel¬le; moltissimi i bambini; tantissimi gli studenti vicini agli esami o agli scrutini.
Quest’anno la festa è caratterizzata dalla presenza di tre frati francescani cappuccini che formano la nuova fraternità religiosa del Convento e da un ricco e variegato programma sia religioso che civile che ha coinvolto l’Ordine Francescano Secolare, il Gruppo di Preghiera Padre Pio, il Gruppo del Rinnovamento nello Spirito “Gesù il Buon Pastore” di Taurianova e il Gruppo dei portatori i quali, in assenza della processione, hanno voluto dare ugualmente un segno della loro devozione. Per tutti i tredici giorni per la celebrazione della messa vespertina della tredicina si sono alternati i parroci della città e alcuni frati cappuccini venuti da fuori. Alla tredicina, inoltre, hanno partecipato tutte le scuole della città per le quali sono state celebrate delle Sante Messe, animate dai cori degli stessi studenti.
Per la parte civile dopo l’entusiasmante esibizione della Scuola di danza “Mimì Ballet” di Mimma Spanò; stasera sarà la volta della “Corale Santa Chiara”, giorno 11 si esibirà l’Orchesta di Flauti di Reggio Calabria “I flauti …all’Opera”, giorno 12 ci sarà una serata di Karaoke con Domy e Rosa e, infine giorno 13, un grande spettacolo musicale con i Tarantanova Sound.
La festa avrà, comunque, il suo culmine con la celebrazione della Santa Messa all’aperto, presieduta da Padre Carmelo Silvaggio Superiore dei Carmelitani di Palmi.