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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Taurianova intitola cinque strade a concittadini meritevoli L'amministrazione comunale: "Esempio per le future generazioni"

Taurianova intitola cinque strade a concittadini meritevoli L'amministrazione comunale: "Esempio per le future generazioni"
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Riceviamo e pubblichiamo

Il Dott. Mario Bruni, il Maresciallo Taverna ucciso dalle BR, Giuseppe Surace, ucciso dalle SS, Saverio Petrilli, narratore dell’orrore del lager, e Vincenzo Prochilo vittima delle Foibe. Riscoprire e valorizzare la memoria storica cittadina proponendo e tramandando i nomi di coloro i quali la illustrarono con la loro vita, il loro esempio o, come per i caduti – in guerra o nell’adempimento del dovere- con il sacrificio della vita. Questo lo spirito che portò l’Amministrazione del Sindaco Fabio Scionti fin dal 2016 alla costituzione del Comitato Odonomastico Cittadino, coordinato dall’Assessore alla Promozione della Cultura, Luigi Mamone e composto dagli esperti di storia patria e cultura cittadina Rocco Carpentieri, Giovanni De Luca, Diego Demaio e Salvatore Misiano.

Il gruppo di lavoro ha individuato una serie di nomi meritevoli di intitolazione toponomastica. La prima – già da tempo perfezionata – fu quella in memoria di Walter Schepis, un giovane dirigente politico anzitempo scomparso a causa di un incidente stradale. Adesso è giunto l’assenso della Prefettura di Reggio Calabria per cinque nuove intitolazioni, alle quali prossimamente farà seguito una seconda tranche. Saranno ricordati attraverso l’intitolazione toponomastica cinque figure di taurianovesi che si distinsero nella vita militare o che furono vittime della violenza nazista e titina e del terrorismo. Il Dott Mario Bruni fu ufficiale Medico della marina Militare scelto a far parte del selezionatissimo equipaggio dell’incrociatore Montecuccoli che – negli precedenti allo scoppio della seconda guerra mondiale – raggiunse nel corso di un lunghissima missione durata oltre un anno e mezzo i porti dell’estremo Oriente e dell’Oceania, presentando le credenziali di una Italia che si voleva terra di Poeti, Navigatori, Santi ed Eroi. Successivamente proseguì a Taurianova la professione medica che la famiglia da secoli esercitava nell’antica Jatrinoli venendo ancor oggi ricordato per il suo filantropismo. Con l’intitolazione di una via alla memoria del Maresciallo Domenico Taverna, l’Amministrazione ha inteso colmare un grave vuoto di attenzione, risalente agli anni in cui per intitolare le vie si attinse alle antologie scolastiche di letteratura italiana e latina senza prestare attenzione alla memoria di un concittadino che fu vittima del terrorismo brigatista rosso degli anni di piombo. Taverna, Maresciallo della Polizia di Stato, nato a Taurianova e in servizio a Roma fu ucciso in un vile agguato attraverso il quale gli assassini – colpendo a morte un servitore dello Stato – reiteravano il loro attacco contro le Istituzioni.

“E’ una scelta sentita, giusta e doverosa quella di ricordare il Maresciallo Taverna nel suo paese natio per troppo tempo rimasto indifferente al valore del suo sacrificio” – dice il Sindaco Fabio Scionti, sottolineando nel prosieguo che: “esempio da ricordare è stato ritenuto altresì quello di Giulio Petrilli, Ufficiale dell’Esercito e scrittore. Il suo libro “ La lunga notte del Lager” in cui racconta la sua esperienza di militare fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre e ristretto nei campi di concentramento in condizioni disumane”. “Condizioni straordinariamente simili – spiega l’Assessore alla promozione delle Cultura, Luigi Mamone – a quelle che anni dopo Solgenitsin avrebbe narrato con riferimento all’Unione Sovietica nel celebre Arcipelago GuLag e nel racconto breve “Una giornata di Ivan Desinovic” ed è pertanto una testimonianza importantissima su quanto fondamentale sia difendere sempre la pace e la dignità dell’Uomo.

Le ultime due intitolazioni riguardano Giuseppe Surace, militare del Regio Esercito catturato dai Tedeschi e ucciso dalle SS per rappresaglia a Mestre, impiccato ad una arcata del ponte sul Fiume Dese e il Brigadiere dei Carabinieri Vincenzo Prochilo, trucidato dai partigiani comunisti di Tito e gettato in una delle Foiba che inghiottirono – a concretamento di una violenza ingiustificata dettata da un odio irrefrenabile – migliaia di vite, innocenti tanto quanto quelle di chi morì ad Auschwitz o in combattimento nel corso della guerra di liberazione.

Il via libera giunto dalla Prefettura consentirà ora di ricordare – grazie alla attenzione dell’Amministrazione Scionti verso il recupero della memoria storica cittadina, cinque taurianovesi il cui esempio è giusto che le future generazioni ricordino. Il Comitato Odonomastico, nel frattempo ha già pronta una seconda tranche di nomi di cittadini meritevoli di menzione toponomastica. Per il momento – ha dichiarato l’Assessore Mamone – stiamo operando su strade ancora senza nome. In futuro contiamo di effettuare delle variazioni ad alcune scelte del passato che riteniamo non condivisibili perché estranee alla storia cittadina e alla valorizzazione dei concittadini meritevoli e che all’epoca non furono oggetto della dovuta attenzione.