Taurianova, intervento del sociologo Mimmo Petullà sul dilagante fenomeno della microminalità
redazione | Il 23, Dic 2011
Lo studioso auspica che il Consiglio comunale aperto – indetto dal sindaco su proposta di Approdonews.it – sia quanto più possibile partecipato in maniera da dare un tangibile segno di coesione sociale che funga da barriera fisica contro l’attacco malavitoso alla città
Taurianova, intervento del sociologo Mimmo Petullà sul dilagante fenomeno della microminalità
Lo studioso auspica che il Consiglio comunale aperto – indetto dal sindaco su proposta di Approdonews.it – sia quanto più possibile partecipato in maniera da dare un tangibile segno di coesione sociale che funga da barriera fisica contro l’attacco malavitoso alla città
Riceviamo e pubblichiamo:
I fatti delinquenziali, che da qualche tempo a questa parte interessano il territorio taurianovese, stanno suscitando – progressivamente – un certo allarme. Ci troviamo di fronte, a ben vedere, ad azioni vandaliche e violente, ma in modo particolare di natura squisitamente intimidatoria, che alla lunga rischiano di diffondere un significativo senso d’insicurezza sociale. Attenzione, però. Sul piano fenomenologico, l’elemento che nell’immediatezza balza all’attenzione si lascia individuare non tanto nell’indubbia gravità, insita nei singoli delitti, quanto in una più complessiva tendenza alla sistematicità degli atti, compiuti con una dinamica piuttosto aggressiva e arrogante. Una strategia, questa, che solitamente non scaturisce dall’episodicità di banditesche scorrerie giovanili, ma da rappresentazioni criminali più strutturalmente complesse, il cui prospettico obiettivo è quello di innescare e consolidare – con la strategia della paura – forme di controllo del territorio. Pertanto, seppur collocati sul piano delle ipotesi, gli aspetti considerativi sino a qui esposti invitano a un atteggiamento più prudenziale, prima di affermare che gli eventi verificatisi a Taurianova siano riconducibili a una sovrastante microcriminalità. Certo, sembra superfluo ricordare che quest’ultima richieda indirizzi politico/culturali, in materia di prevenzione, onde evitare che ogni sua azione costituisca la prima fase di un percorso, capace di condurre a un curriculum delinquenziale. Ciò nonostante, si rende importante soffermare l’attenzione sulla probabilità che gli stessi constatatesi eventi siano da rapportare anche a tentativi di ri-organizzazione e di ri-affermazione di forme di macrocriminalità. Si è del parere che, in modo particolare da questo supponibile rischio, debba scaturire – a ogni livello – una seria preoccupazione sociale. In questo stesso ambito riflessivo, sembra rendersi opportuno rammentare – ancora una volta – che Taurianova è stata scenario di una faida tribale, collettivamente rimossa, che ha segnato una catena di crimini di un’efferatezza, materiale e simbolica, senz’altro devastante. Vi è da aggiungere, sempre a questo proposito, che dal punto di vista sociale un aspetto appare chiaro: sarà molto improbabile registrare una radicale e globale svolta, se la comunità non intenderà gettare uno sguardo – lucido e critico – su quell’aberrante passato. Che fare, dunque? Aiutare a ricordare, rielaborando: all’insegna della più desta attenzione. In questa direzione di senso, la quanto mai opportuna proposta di Approdonews, volta a sollecitare la discussione sulla questione microcriminalità – quale punto da inserire nel prossimo consiglio comunale – come pure l’immediato accoglimento, dello stesso suggerimento, da parte del primo cittadino, potrebbe rappresentare un iniziale e incoraggiante momento di partecipazione democratica, intorno alla più ampia, subdola e delicata questione della violenza. E’da auspicare, in questo contesto, un ulteriore riconoscimento della necessità di ridurre i confini tra tutte le forze politiche – nell’intangibile rispetto dei ruoli istituzionali e, non di meno, delle posizioni di ciascun partito – al fine di trasmettere alla comunità una testimonianza di più visibile senso di coesione e di sicurezza. E’ tempo di corresponsabilità. Certo, il prossimo pubblico e straordinario consesso si rivelerebbe ancora più costruttivo, se oltre alla partecipazione delle valenti e operose forze dell’ordine, potesse essere formalmente previsto anche il contributo delle comunità ecclesiali e della scuola, unitamente alle associazioni – quelle rappresentate, in modo particolare, dalla categoria dei commercianti – compositamente presenti nella nostra realtà.
Mimmo Petullà
redazione@approdonews.it