Taurianova al voto, ecco le manovre politiche In vista del ritorno alle urne che si terrà in autunno, in città fervono i preparativi delle liste. Tra alleanze e accordi ecco i papabili
di Luigi Longo
La sentenza del Tar del Lazio sullo scioglimento del Consiglio comunale di Taurianova
per mafia, impone ai partiti e ai comitati elettorali di lavorare ad agosto per
trovare la quadra in vista del voto amministrativo di ottobre/novembre.
Andiamo per ordine per capire le manovre elettorali, le alleanze e i giochi più o
meno sotto traccia dei partiti politici taurianovesi.
Roy Biasi ed il costituendo centrodestra
L’assessore provinciale oggi non ha nessuna alternativa credibile se non quella di
ritornare sindaco della città.
Il mandato di assessore alla provincia scade a giugno del 2016. Da quella data in
poi la Provincia cessa di esistere a favore della città metropolitana.
Per Biasi il comune di Taurianova diventa l’ultima spiaggia per rimanere in politica.
D’altronde Roy Biasi non fa mistero di puntare ad un ruolo attivo nella costituenda
città Metropolitana.
Per l’ex sindaco di Taurianova si apre l’ultima possibilità di rimanere nel circo
mediatico della politica che conta.
Ed utilizzando il ruolo di assessore provinciale tenta di ricomporre il puzzle delle
alleanze che gli permise di diventare sindaco per ben tre volte.
Certo Biasi rispetto agli anni precedenti è molto indebolito.
L’ex presidente del consiglio comunale Peppe Macrì da tempo con il suo gruppo lo
ha abbandonato.
Stesso ragionamento per l’ex potente assessore delle giunte Biasi, Fausto Siclari.
Siclari addirittura sta organizzando una sua lista che va a pescare nelle acque dell’ex
alleato Biasi.
L’ex capo gruppo di Forza Italia Fofò Martino ormai è fuori dall’entourage di Biasi,
stesso ragionamento per l’ex consigliere comunale della frazione Amato, Papalia.
Tranne l’attivismo della Pro Loco, ma in ogni caso si tratta di uomini vicini a Roy
Biasi da diversi anni, la novità del raggruppamento rimane Salvatore Caridi, girovago
della politica nostrana.
Dunque Biasi in queste condizioni rischia di non andare al ballottaggio.
Ma di una cosa siamo certi, lui rimane uno dei pochi che la politica la conoscono
e la sanno interpretare, per questo motivo se dovesse andare al ballottaggio se la giocherebbe alla
pari con tutti, anche con coloro che hanno delle corazzate superiori.
Il Partito Democratico
Il partito democratico oggi non naviga in una situazione ottimale, sia per situazioni
locali che regionali e nazionali.
Però il gruppo dirigente del Pd può imporre un’accelerata a tutto il centrosinistra, che unito può dare del filo da torcere a tutti.
Andiamo per ordine: il Pd sta cercando di ricomporre il filo della matassa del suo
schieramento e per farlo deve trovare un accordo con il gruppo del vice presidente
del consiglio regionale on. Francesco D’Agostino.
Ricordiamolo a Taurianova D’Agostino è stato il primo eletto al Consiglio
regionale.
Il movimento politico di D’Agostino è molto variegato. Si tratta di un gruppo politico che può essere la novità sia sul piano elettorale che politico, anzi rischia di diventare il primo partito di Taurianova
sulla scia del voto regionale.
Il gruppo politico che fa capo a Mimmo Amuso, Filippo Speranza, Gabriele Sicari,
Totò Fazzalari e Mimmo Cammisotto, oltre all’imprenditore Francesco Giovinazzo rimane
uno schieramento di tutto rispetto, sia per la qualità politica delle persone che
lo compongono, sia per la qualità numerica dei singoli dirigenti.
I candidati a sindaco del centrosinistra sono ad oggi ben individuati: si va da
Ilario Nasso a Raffaele Loprete a Filippo Speranza, ma la novità può arrivare anche
da una candidatura di cerniera ed equilibrio proprio dal gruppo che fa capo a Francesco
D’Agostino. Nei prossimi giorni la matassa sarà sciolta. Va sottolineato
il ruolo di Mimmo Mallamace e del suo gruppo politico. La sorpresa sarà
Fausto Siclari? D’altronde tutti i suoi amici politici stanno nel movimento politico
di Impresa Calabria. Dunque Siclari alleato del centrosinistra?
Salvatore Zucco
Il medico taurianovese cerca il riscatto dopo il risultato elettorale precedente.
Va sottolineato che il risultato elettorale del 2013 è stato positivo, anzi è stata un’ottima affermazione.
Ma il suo schieramento attuale rispetto al precedente si è indebolito a favore del
gruppo facente capo al dott. Mimmo Amuso.
Fazzalari, Cammisotto, Borgese, Caridi ecc., oggi non stanno più con Zucco.
Lo stesso Zucco ha tentato la carta della alleanza con il Pd. Un accordo che nelle
intenzioni del gruppo di Zucco, vedeva il candidato a sindaco come espressione del loro movimento
civico. Siamo convinti che il Pd locale prenderà tempo ma non firmerà mai un accordo in tal senso.
Giuseppe Rigoli
Peppe Rigoli sta lavorando per rafforzare il suo gruppo politico. Uno schieramento
che nel 2013 consentì allo stesso di andare al ballottaggio con Romeo. Rigoli rimane
sempre un candidato forte e se riesce ad aprire un varco in un raggruppamento politico (manovre in corso), rischia seriamente di andare al ballottaggio.
Michele Gullace
Tutto si può dire a Michele Gullace, tranne che non sia un politico di razza, convinto delle
proprie idee a costo di rimanere da solo e di fare battaglie a muso duro. D’altronde
va riconosciuto che il coraggio non gli manca.
Mimmo Romeo
Il 5 agosto l’ex sindaco scoprirà le carte, ma siamo sicuri che il suo movimento
non rimarrà inattivo in campagna elettorale anzi, ci può essere un colpo di scena. Una sua ricandidatura? Probabile.
Fabio Scionti
Siamo convinti che l’ingegnere sia una bravissima persona, un grande professionista
ma sicuramente fuori da giochi politici dei partiti attuali.