Sul governo della giustizia Chizzoniti chiede una seduta ad hoc del Consiglio regionale
redazione | Il 18, Giu 2013
Il presidente della Commissione Vigilanza chiede al presidente Talarico che vengano “diradate le tenebre”
Sul governo della giustizia Chizzoniti chiede una seduta ad hoc del Consiglio regionale
Il presidente della Commissione Vigilanza chiede al presidente Talarico che vengano “diradate le tenebre”
REGGIO CALABRIA – Sul “governo della giustizia in Calabria”, il presidente della Commissione speciale di Vigilanza Aurelio Chizzoniti ha chiesto, con una lettera inviata al presidente Francesco Talarico, la convocazione di una seduta ad hoc del Consiglio regionale. “Considerando anche superficialmente lo status dell’amministrazione della giustizia in Calabria – spiega il presidente Chizzoniti – ci si accorge, in termini quanto mai evidenti e concreti, come la stessa soffra di inquietanti patologie esplose intramoenia con effetti collaterali devastanti che ne vulnerano impietosamente la credibilità. E così si apprende di magistrati in fuga dal circondario del tribunale di Vibo Valentia, di altri che invocano invano giustizia ai colleghi catanzaresi investiti ex art. 11 c.p.p. e quindi dell’incredibile esplosione del caso Pignatone in quel di Reggio Calabria. In questo contesto la politica che molte volte ha immolato esponenti di primo piano sull’altare di acrobatici impianti accusatori concepiti sul baratro dell’assurdo, a mio sommesso e deferente modo di vedere, ha il diritto-dovere di concorrere, nel rispetto dei ruoli, a fare chiarezza al fine di verificare se in questa regione l’unica ‘istituzione’ che funzioni sia quella mafiosa. Non va sottaciuto, inoltre come la Procura della Repubblica di Reggio abbia subito in appena dieci mesi due avocazioni da parte della Procura generale, mentre a Catanzaro analoghe richieste surrogatorie formalizzate da magistrati calunniati, allo stato, sono rimaste vox clamans con contestuale imbarazzante silenzio da parte del Csm (e non solo)”. “Sulla scorta di tutto ciò, proprio per capire se ‘la giustizia in Calabria si comporti come la tela del ragno che ‘irretit muscas, transmittit aranea vespas’ (cattura le mosche e lascia passare le vespe) – prosegue la nota – il presidente Chizzoniti ha chiesto formalmente ‘la convocazione della massima Assise assembleare della Regione con argomento monotematico all’ordine del giorno: il governo della giustizia in Calabria. Ciò, perché si diradino le tenebre che gravano in ordine ad un aspetto della vita pubblica di fondamentale centralità in un momento in cui le organizzazioni criminali non arretrano di un millimetro pur a fronte di innegabili successi conseguiti da forze dell’ordine e magistrati. Faide interne, correnti, trappole, intercettazioni illegali e preventive di magistrati, avvocati, politici, ecc. ecc. non offrono uno spaccato incoraggiante della legalità, tante che l’opinione pubblica resta ogni giorno che passa sempre più disorientata. Rebus sic stantibus – afferma Chizzoniti rivolgendosi al presidente Talarico – le chiedo ove non volesse procedere alla convocazione in via d’urgenza, ex art. 37 comm. 6 del Regolamento interno del Consiglio regionale, di attivare la procedura di cui allo stesso articolo commi 1 e 3 per convocare il Consiglio perché si occupi del caso giustizia sempre più scottante e detonante”. Una seduta apposita del Consiglio regionale, conclude Chizzoniti, “anche con riferimento all’ingiustificabile tolleranza fin qui riservata al fenomeno del caporalato che nelle aree della sibaritide e nella piana di Gioia Tauro continua a mietere giovani vittime extracomunitarie fra l’insensibilità totale di chi è passivamente a conoscenza dell’osceno sfruttamento di energie di immigrati”.