Durante l’interrogatorio il ragazzo ha ribadito la confessione dell’omicidio
Stuprata e uccisa a Brancaleone, resta in carcere l’autore del delitto
Durante l’interrogatorio il ragazzo ha ribadito la confessione dell’omicidio
LOCRI (REGGIO CALABRIA) – Resta in carcere Gianluca Bevilacqua, il ragazzo di 21 anni che si è autoaccusato dell’omicidio di Tatiana Kuropatyk, la badante ucraina violentata, assassinato ed il cui cadavere è stato bruciato. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Locri, Andrea Amadei, che ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del ragazzo. Nell’udienza Bevilacqua ha risposto alle domande del giudice ed ha ribadito la confessione del delitto.
Nel corso dell’udienza di convalida Bevilacqua ha ripercorso tutte le tappe della violenza e dell’omicidio. Il giudice, per un problema procedurale, ha deciso di non convalidare il fermo emesso dalla Procura di Locri ma ha contestualmente emesso una ordinanza di custodia cautelare con la quale ha disposto la detenzione in carcere del ventunenne. Bevilacqua ha raccontato agli investigatori di aver avvicinato la vittima cercando un approccio sessuale. Quando la donna si è rifiutata l’ha tramortita con un sasso trascinando il corpo in un canneto. Poi l’ha violentata e successivamente uccisa colpendola alla testa con un mattone di circa otto chili. Successivamente il ragazzo è rientrato a casa dove ha distrutto i vestiti macchiati di sangue ed ha raccontato alla madre quanto aveva fatto. Alcune ore dopo è ritornato sul luogo del delitto ed ha incendiato il cadavere della donna. Le indagini dei carabinieri ora proseguono per verificare se Bevilacqua ha compiuto l’omicidio da solo oppure se ha avuto dei complici.