Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Strenna di fine mandato all’Asp di Reggio Calabria

Strenna di fine mandato all’Asp di Reggio Calabria

Il commento del Sindacato Unitario dei Lavoratori

Strenna di fine mandato all’Asp di Reggio Calabria

Il commento del Sindacato Unitario dei Lavoratori

 

Il Generale Pezzi, Commissario della sanità Calabrese, ha già annunciato l’imminente rimozione di tutti i Commissari delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere entro lunedì prossimo. Nell’attesa, all’ASP di Reggio Calabria si è riaperto l’albo pretorio e sforna continuamente delibere di conferma incarichi di strutture complesse. Persino il Direttore Sanitario Aziendale viene confermato come primario di una struttura complessa di Riabilitazione Cardiologica all’Ospedale di Polistena. Tutto sembrerebbe normale ma, all’Ospedale di Polistena non è mai esistita questa Struttura Complessa e il Direttore in questione non ha mai lavorato in quell’ospedale, né tantomeno nessun Decreto di Scopelliti prevede il mantenimento di tale struttura (sic!). Tuttavia bisogna osservare che il Commissario dell’ASP di Reggio Calabria, nel fare queste delibere non ha nemmeno assegnato la priorità a quei primari in scadenza che hanno dato l’anima per l’azienda dimostrando di aver quadruplicato la produttività dell’Unità Operativa con grandi riconoscimenti di illustri professionisti e degli ammalati. Invece si segue una sola direttiva, così come lo dimostrano alcuni atti formali non visibili sul sito aziendale, apparentemente di rilevanza aziendale ma sicuramente dannosi per l’ammalato.
L’esempio che possiamo citare riguarda il nuovo assetto organizzativo della Struttura Operativa Complessa Ospedaliera di Recupero e Rieducazione Funzionale dell’ospedale di Locri. La modifica che s’intende attuare comporta la drastica riduzione dell’attività in essere e metterà alla porta migliaia di ammalati con gravissimi problemi motori e neurologici.
Sembra proprio che il mondo della sanità Pubblica dalle nostre parti giri al contrario e, anziché gestire l’ordinaria amministrazione come impone il momento transitorio, s’interviene su importanti servizi riabilitativi ospedalieri ed ambulatoriali che hanno dimostrato di fare gli interessi dell’ammalato e delle casse aziendali (circa 50.000 prestazioni l’anno). Insomma il Commissario Sarica dovrebbe spiegare a questi cittadini affetti da gravi patologie, dove devono andare per ricevere le cure di recupero e riabilitazione funzionale, forse nel costruendo centro riabilitativo di Gerace? Il grave problema scoppierà nel momento in cui gli ammalati acuti dei reparti di Rianimazione, Ortopedia, Medicina, Medicina ad indirizzo Geriatrico, Neurologia, Chirurgia, Urologia, Nefrologia, Pediatria ed Ostetricia, non avranno più prestazioni riabilitative durante il periodo di degenza; i pazienti esterni del territorio dell’ASP e quelli provenienti da altre aziende, gli ammalati post-acuti in età evolutiva affetti da malattie neurologiche gravi; i trattamenti dei para-dismorfismi del rachide, del dolore lombare cronicizzato (Back School), i trattamenti riabilitativi delle incontinenze urinarie femminili e maschili. Tutto uno scenario di sofferenze che pesa sulle disabilità e che andrà a colpire migliaia di cittadini e le loro famiglie. Forse le realtà pubbliche che lavorano troppo devono subire qualche punizione?
Speriamo che il nuovo Commissario Regionale metta la parola fine a questa dannosa fase transitoria che va rigettata per lasciare spazio all’ordinaria amministrazione fino alla nomina dei nuovi Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, tenendo conto che l’ordinario non ha più bisogno di una direzione generale composta da Commissario, Direttore Sanitario e Amministrativo.

 

IL SEGRETARIO REGIONALE S.U.L.P.I.
Giuseppe Gentile