La borsa di Milano vola
Spread sotto in 390 punti
La borsa di Milano vola
(ANSA) Lo spread Btp-Bund scende sotto la soglia dei 390 punti base, fino a 389,1 punti, con il rendimento della carta italiana a 10 anni in calo al 5,70%.
BORSA MILANO VOLA (+2,3%)
– Piazza Affari arriva a metà seduta sui massimi di giornata con le banche in gran spolvero grazie all’allentamento delle tensioni sullo spread tra Btp e Bund, sceso sotto quota 400. Il Ftse Mib sale del 2,31% e il Ftse All Share del 2,14%. Il listino milanese si conferma così il migliore tra le borse europee, davanti a Francoforte (+2,1%), Parigi (+1,7%) e Londra (+1,5%). Guidano i rialzi Mps (+8,45%) e il Banco Popolare (+7,55%) sull’ottimismo che i due istituti riescano ad evitare un aumento di capitale per mettersi in regola con le richieste dell’Eba. Forte tutto il comparto bancario, che beneficia anche dell’ammorbidimento da parte di Bankitalia della normativa sul riacquisto di bond, con Mediobanca che sale del 6,1%, Bpm del 6,05%, Ubi Banca del 4,9%, Intesa del 4,32% e Unicredit del 3,54%. Oltre alle banche si mettono in luce Pirelli (+3,75%), Ferragamo (+3,43%), Snam (+2,96%). Bene anche Fiat Industrial (+3,07%) dopo i conti del 2011 che verranno diffusi oggi anche per Fiat (+2,88%). Continuano gli acquisti su Fonsai (+3,11%) mentre salgono anche Unipol (+2,11%) e Premafin (+2,79%). Crolla Seat (-17,83%) dopo l’offerta finale ai creditori, che dovranno accettare entro fine febbraio, per la ristrutturazione del debito della società. Riaggancia la parità ma resta debole l’Enel (+0,64%) dopo i conti preliminari di ieri e la decisione di cancellare l’acconto sul dividendo, letta dagli analisti come una mossa dettata dall’attenzione del gruppo elettrico alla sua situazione debitoria
Apertura positiva per le borse europee mentre si attenuano i timori sui debiti pubblici dell’Eurozona nonostante non sia ancora stato raggiunto un accordo tra la Grecia e i suoi creditori per uno ‘swap’ sul debito. I listini segnano rialzi superiori al punto percentuale con Milano che svetta (+1,9%). In Europa si registra una riduzione generalizzata degli spread nei confronti del bund tedesco, particolarmente accentuata per quanto riguarda i Btp, il cui differenziale con i titoli decennali tedeschi scende di circa 20 punti base. Corrono così le banche (+1,6% l’indice di settore Dj Stoxx) e le assicurazioni (+1,3%), grandi investitori in titoli di stato, con le italiane Mps (+8,7%) e Banco Popolare (+6,7%) che tirano la volata. Sui mercati sono stati apprezzati i dati sul comparto manifatturiero cinese in gennaio, segno della solidità dell’economia del colosso asiatico nonostante il rallentamento delle esportazioni verso l’area euro e il raffreddamento del mercato immobiliare voluto dal governo. Ieri il premier greco Lucas Papademos ha detto di puntare a “concludere con successo” le trattative con i creditori entro la fine di questa settimana.
Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse del Vecchio Continente: – Londra +1,23% – Francoforte +1,52% – Parigi +1,34% – Madrid +1,39% – Milano +1,90% – Amsterdam +1,37% – Stoccolma +0,80% – Zurigo +0,89%
TOKYO CHIUDE A +0,08%, SUPER YEN FRENA GUADAGNI – La Borsa di Tokyo termina gli scambi poco sopra la parita’ (+0,08%), in scia ad acquisti selettivi sulle attese di nuovi guadagni dei listini per le prospettive di crescita post sisma/tsunami da parte della Corporate Japan. L’indice Nikkei si attesta a quota 8.809,79 (+7,28 punti), pur frenato dal rialzo dello yen sul dollaro (sceso a 76,18) ed euro (tornato sotto i 100 yen, a 99,55), nonche’ dai dati congiunturali americani deludenti, quali spesa dei consumatori e settore manifatturiero.
PETROLIO: IN RIALZO A 99,66 DOLLARI – Petrolio in rialzo sui mercati asiatici con il wti con consegna a marzo che guadagna 18 centesimi a 99,66 dollari il barile. Per il brent le quotazioni sono aumentate di 44 centesimi a 111,42 dollari.
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