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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Speziali (UdC) : la Iemma, Presidente del PD e dei Cinquestelle. Disturbo della personalità o mutazione genetica?

Speziali (UdC) : la Iemma, Presidente del PD e dei Cinquestelle. Disturbo della personalità o mutazione genetica?

Speziali (UdC) : la Iemma, Presidente del PD e dei Cinquestelle. Disturbo della personalità o mutazione genetica?

Ho letto con attenzione la dichiarazione della Presidente del PD Calabrese Giusi Iemma pur se ancora non comprendo se si scrive con la i o la y: dopo di ciò, il nulla… ovviamente politico, poiché la donzella è amabile, elegante, versatile, impegnata e nelle foto, rimane sempre stampato un sorriso, il quale se però è applicato alle immagini reali, non trovo riscontro con quelle che vengono divulgate attraverso i suoi social o l’Ufficio Stampa del Comune di Catanzaro, in cui ricopre il ruolo di ‘Vice Fiorita’ (già di per sé, molto, ma molto, variabilmente interpretativo, quale aspetto proficuo e positivo).
Ciò premesso, la Iemma (il nome abbreviato di Giuseppina con la i o la y, lo diranno gli storici o lo lascio ai critici contemporanei) si è, in ogni modo avventurata in una ‘difesa d’ufficio’, del Reddito di Cittadinanza -noto cavallo di battaglia dei Cinquestelle (o Cinquestalle), con cui il nuovo corso del PD a trazione Shelein, cerca di competere e gareggiare (infatti ho l’idea che la Segretaria DEM, voglia trasformare il suo pseudopartito, frutto della malsana e impossibile unione tra democristiani e comunisti, in un agglomerato ‘grillinsardinesco’ di massa)- epperò, da par mio, questo è stato un provvedimento è stato nefasto, sin dall’inizio.
Precisiamo, nessuno mai e dico mai, non ha rispetto dei ‘deboli o dei bisognosi’, ma livellare la società -in perfetto stile sovietico- oppure annullare meritocrazia, formazione, competenze, libero mercato -seppur temperato da una visione sociale di economia, non cero quella finanziaria a cui si sono piegato gli eredi del PCI e i loro ‘ammenicoli grillesschi’ (versione giullaresca di altre stelle, che ci riportano a quelle con le cinque punte di stampo brigatista)- non è una soluzione.
Per anni, abbiamo sentito una falsa cantilena sulle partecipazioni statali (ideate da un grande democristiano, nonché collega ed amico di mio nonno, cioè Enrico Mattei, vero patriota e autentico partigiano), così come il presunto assistenzialismo (il quale invece era una forma di ‘compensazione’ a fronte di politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno) di marca o di idealizzazione DC.
Oggi, viceversa, in difesa di un vero e proprio, ‘metadone sociale’, piuttosto che ‘voto di scambio (para)legalizzato’, assistiamo a lai e bai, atteso che non si può tollerare una siffatta deformazione sociale.
Il popolo -termine sturziano, quindi successivamente di concezione democristiana, giammai marxista-leninista e maoista (e Mao, aveva un’altra visione e necessità del comunismo)- ha bisogno di stimoli, certamente leciti e naturalmente rispettosi (in base e riferimento alla sua dignità), ma non si deve vedere ‘pecorizzato’ o utilizzato quale arma impropria di propaganda da culturame’ o da politicume.
Anzi, per dirla tutta, vorrei proprio conoscere il pensiero (ove mai lo avesse in particolare e in generale) dell’ineffabile Avv. Antonello Talerico, il quale si dice di Centrodestra e sta con coloro i quali, propugnano e sviliscono -pregiudizievolmente- le politiche dell’alleanza su cui poggia il Governo Meloni, dove il Lupi di Talerico (assieme a Colucci et similis), sarebbe parte, pur se numericamente non ne avremmo bisogno (e nessuno se ne accorge!), così come di Talerico alla Regione con Occhiuto (fin quando e fin quanto, sempre Talerico, che adoro sfottere, resterà, in Consiglio Regionale, se resterà!).

Vincenzo Speziali