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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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SOS cinghiali in Calabria, grido d’allarme di Coldiretti "Gli agricoltori non possono abbandonare i campi e chiudere le aziende. L'immobilismo della Regione di fatto ha determinato una calamità"

SOS cinghiali in Calabria, grido d’allarme di Coldiretti "Gli agricoltori non possono abbandonare i campi e chiudere le aziende. L'immobilismo della Regione di fatto ha determinato una calamità"
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Non si può più attendere occorre un’azione decisa contro “il definitivo abbandono
delle attività agricole da parte di molti agricoltori” lo continua a chiedere la
Coldiretti alla Regione Calabria evidenziando una “insostenibile devastazione dei
campi, con centinaia e centinaia di ettari di raccolti distrutti in diversi comuni
della Calabria, dove i cinghiali sono ormai fuori controllo con una densità di animali
per ettaro al di sopra del sopportabile dall’uomo e dalla natura e con enormi pericoli
(i casi sono molti) per l’incolumità pubblica. Come se non bastasse, c’è anche il
diffondersi della commercializzazione di carne in nero, priva di qualsiasi garanzia
di carattere sanitario come testimoniano alcuni rapporti delle ASP che certificano
casi di epizozie dannose per la salute umana e per gli allevamenti. Questa crescita
abnorme ha portato ad un sovrappopolamento di esemplari, che si sono dovuti allontanare
dalle zone boschive alla ricerca di cibo, occupando anche centri abitati e creando
enormi problemi anche alla biodiversità. Le inefficaci iniziative della Regione
(poche, sporadiche e improvvisate) – dichiara Molinaro Presidente di Coldiretti
Calabria – non hanno risolto il problema , anzi si è acuito sempre di più. Il danno
in atto è evidente – sottolinea -, come dimostrano per esempio 50 aziende della
provincia di Vibo Valentia e Catanzaro, che costituitesi nel “Comitato per il contenimento
del cinghiale e difesa del territorio” rischiano di essere prossime alla chiusura.
Chiediamo perciò ancora alla Regione che è indispensabile intervenire in maniera
risolutiva trattando l’argomento come una calamità, perché di questo si tratta! Bisogna
farlo subito prima che sia troppo tardi attivando le cinque proposte che Coldiretti
ha consegnato al Presidente Oliverio e più volte reiterate al Dipartimento Agricoltura.
La posta in gioco è alta: l’economia di intere aree e l’incolumità delle persone.
Non è escluso che , permanendo l’immobilismo della Regione, la Coldiretti – annuncia
Molinaro – farà una serie di iniziative sul territorio perché non ci stiamo a consegnare
le chiavi delle aziende. Questo per noi è un fatto deplorevole”.