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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Soldi alle cliniche private, indagini chiuse per Petramala, Scalzo e Di Donato

Soldi alle cliniche private, indagini chiuse per Petramala, Scalzo e Di Donato

L’ex direttore generale, l’ex direttore sanitario e l’ex funzionaria dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza sono indagatiper abuso d’ufficio, falso ideologico e falso materiale. L’indagine avrebbe accertato delle irregolarità nelle prestazione sanitarie effettuate da casa di cura accreditate negli anni compresi tra il 2008 e il 2009

Soldi alle cliniche private, indagini chiuse per Petramala, Scalzo e Di Donato

L’ex direttore generale, l’ex direttore sanitario e l’ex funzionaria dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza sono indagatiper abuso d’ufficio, falso ideologico e falso materiale. L’indagine avrebbe accertato delle irregolarità nelle prestazione sanitarie effettuate da casa di cura accreditate negli anni compresi tra il 2008 e il 2009

 

 

COSENZA – Tre avvisi di conclusione indagini sono stati notificati dagli uomini del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza nei confronti di un ex direttore generale dell’Asp di Cosenza, di un ex direttore sanitario e di una ex funzionaria. Si tratta di Franco Lucio Petramala, Antonio Scalzo, Anna Di Donato. I reati contestati a vario titolo sono abuso d’ufficio e falsità materiale ed ideologica. I militari del comando provinciale della Guardia di finanza, su delega della Procura della Repubblica di Cosenza, avrebbero accertato irregolarità poste in essere dai tre indagati in sede di rivisitazione delle prestazioni sanitarie, effettuate da case di cura accreditate negli anni 2008 e 2009 e contestate dai competenti uffici di controllo della medesima azienda sanitaria provinciale, nell’ambito dell’attività di verifica dell’appropriatezza delle schede di dimissione ospedaliera. Di fatto, in sede di rivisitazione delle prestazioni, secondo l’accusa, gli indagati hanno ridotto quanto contestato di oltre il 50 % a tutto vantaggio delle case di cura, alcune delle quali operanti nella città di Cosenza, che si sono viste riconoscere prestazioni in un primo momento contestate e dichiarate non appropriate. Per l’anno 2008, il valore delle contestazioni operate, pari ad 591.653,87 euro è stato ridotto, a seguito dell’attività di rivisitazione, a 30.015,42, euro annullando pressocchè integralmente tutto quanto ritenuto non appropriato dall’unità operativa complessa dell’A.S.P. di Cosenza. Tale condotta avrebbe consentito alle case di cura private accreditate di conseguire illegittimamente, per gli anni 2008 e 2009, oltre 2 mln di euro. Inoltre, sarebbe stato stato riscontrato che l’ex Direttore Sanitario, Antonio Scalzo, avrebbe formulato un’ istanza alla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza per essere collocato in aspettativa per motivi di famiglia, ma in realtà, sempre secondo l’accusa, l’allontanamento dal servizio all’A.S.P. di Cosenza era i legato all’assunzione dell’incarico di Direttore Sanitario di un centro di riabilitazione operante nell’hinterland cosentino.