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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Sogas non paga gli stipendi, Cgil e Ugl sul piede di guerra "Pretendiamo chiarezza da parte del Consiglio di Amministrazione che procede 'indisturbato' a mal gestire quel che è rimasto della Sogas"

Sogas non paga gli stipendi, Cgil e Ugl sul piede di guerra "Pretendiamo chiarezza da parte del Consiglio di Amministrazione che procede 'indisturbato' a mal gestire quel che è rimasto della Sogas"
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CGIL E UGL hanno attivato le procedure di raffreddamento nei confronti della Sogas Spa e Sogas Service perché i dipendenti non ricevono lo stipendio dal mese di febbraio, e vedono lontanissime le mensilità di giugno e della quattordicesima.
L’azienda pretende la prestazione lavorativa, ma i lavoratori non vengono pagati e questa situazione dura ormai da anni, tanto che i ritardi del pagamento degli stipendi sono ormai la regola. E’ impensabile che una tale situazione possa continuare a verificarsi, i lavoratori sono stanchi di non ricevere il giusto compenso alla fine del mese.
Pretendiamo chiarezza da parte del Consiglio di Amministrazione che procede “indisturbato” a mal gestire quel che è rimasto della Sogas, lo dimostra il fatto che i sindacati non vengono informati della grave crisi in cui versa l’azienda; l’ultimo incontro, infatti, con le parti sociali risale allo scorso febbraio quando la Sogas aveva impellente necessità di definire la CIGS, ennesimo sacrificio chiesto ai lavoratori che vengono ritenuti il problema principale del disastro della Sogas: il deficit dell’azienda secondo gli amministratori sarebbe provocato principalmente dal costo del personale.
Noi ci chiediamo, invece, quale sia il progetto per uscire dalla crisi, semmai ci fosse ancora una speranza.
Come si intende incrementare i ricavi? Abbiamo già fortemente contestato l’esternalizzazione dei servizi di handling, presentata come “economicamente vantaggiosa”, ma lo è stato solo per le tasche di Aviapartner non di certo per Sogas: essa, infatti, ha tolto il lavoro ai dipendenti che svolgevano quel servizio e che oggi si ritrovano ad essere considerati esuberi e non ha portato neanche una nuova compagnia aerea così come strombazzato al momento dell’esternalizzazione.
Non parliamo poi del fuggi fuggi degli operatori dei voli privati verso altri aeroporti a causa delle costosissime tariffe applicate.
Un’altra follia è quella della conferma dell’esternalizzazione dei servizi di sicurezza che se fossero gestiti all’interno farebbero risparmiare centinaia di migliaia di euro all’azienda.
Queste sono solo alcune delle motivazioni per le quali vorremmo essere resi partecipi dei progetti in corso di elaborazione al fine di costruire un percorso utile ed una tutela maggiore per i lavoratori e per l’azienda stessa, fermo restando il rispetto delle regole e la salvaguardia dei diritti acquisiti.

FILT CGIL (A. Scali)

UGL Trasporto Aereo (A. Foti)

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