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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Smantellata in Piemonte una cellula della ‘ndrangheta di Cirò Ricostruito il ruolo del gruppo criminale che avrebbe operato tra Calabria e Piemonte. Contestato anche l'omicidio di un commerciante di prodotti ittici all'ingrosso

Smantellata in Piemonte una cellula della ‘ndrangheta di Cirò Ricostruito il ruolo del gruppo criminale che avrebbe operato tra Calabria e Piemonte. Contestato anche l'omicidio di un commerciante di prodotti ittici all'ingrosso
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CROTONE – E’ stato giustiziato per un prestito di 300 mila euro Nicola Moro, il commerciante di 53 anni ucciso nel dicembre 2011 a Villanova d’Asti. Gli autori del delitto, rimasti sino ad ora sconosciuti, sono stati arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Asti, nell’ambito di una operazione che ha portato in carcere alcuni personaggi di spicco della cosca della ‘Ndrangheta di Cirò (Crotone).

In manette sono finiti: Massimo Agostinelli, 49 anni; Giuseppe Bossio, 54 anni, nato a Strongoli (KR); Giuseppe Chiricosta, 48 anni, nato ad Ardore (RC); Tomas Pochì, 23 anni; Maurizio Russo.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Asti – che nell’ambito della stessa operazione hanno arrestato undici persone in tre anni, le ultime sei all’alba di oggi – la cosca aveva consegnato alla vittima i soldi per creare tre società “Fisherhaus”. Il commercio di prodotti ittici all’ingrosso, attività della vittima, in realtà sarebbe stato utilizzato per mascherare un ingente traffico di droga. I cui proventi non sarebbero stati mai restituiti alla cosca dalla vittima, che per questo motivo sarebbe stata uccisa.

«Il territorio astigiano ora è immune da mafia, ma non immunizzato», ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri di Asti, colonnello Fabio Federici, che ha condotto le indagini coordinate dalla Dda di Torino.

Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche 22 perquisizioni. Le indagini sinora condotte hanno già portato all’arresto per droga di quattro persone e al sequestro di 37 kg di stupefacente e di un capannone attrezzato per la coltivazione in serra di marijuana. Contestato anche il porto e la detenzione di armi da guerra, compreso un kalashnikov.