CATANZARO – Dati preoccupanti quelli comunicati dal presidente dell’Istat, Giorgio Alleva. La Calabria, infatti, detiene un record negativo per quanto concerne la prevenzione in materia di terremoti. Circa un milione di abitazioni sono state costruite prima del 1971, quando entrò in vigore la normativa antisismica. Il 9% del territorio italiano appartiene alla zona sismica 1, la più pericolosa. Tale quota risulta assai più elevata in alcune regioni: circa il 50% in Calabria, il 33% in Abruzzo, e tra il 20 e il 30% in Basilicata, Campania, Molise e Umbria. Il numero di abitazioni residenziali della zona sismica 1 ammonta a circa il 5,6% del totale delle abitazioni italiane. Oltre il 42% di queste abitazioni è situata in Calabria, circa il 13% in Campania.