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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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“Sinergie e strategie condivise per far ripartire il territorio reggino” E' quanto annuncia Nucera (Confindustria Reggio Calabria)

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“Le sfide del presente e del futuro che è chiamato ad affrontare il
territorio reggino impongono l’adozione di una strategia operativa coesa,
lungimirante e di lungo respiro. In questo scenario Confindustria Reggio
Calabria ha il dovere di svolgere un ruolo di primo attore, quale
interlocutore autorevole e qualificato in grado di incidere positivamente
nelle dinamiche di crescita e sviluppo in ambito locale”.
Nucera (che lo scorso luglio è stato designato quale candidato alla
presidenza di Confindustria Reggio Calabria dal consiglio direttivo della
stessa associazione di via del Torrione) prosegue rimarcando la centralità
dell’attività di interlocuzione con le istituzioni del territorio “perché
la nostra associazione non può rinunciare al dialogo e al confronto sui
tanti temi che interessano da vicino il tessuto produttivo locale. Fra
questi un posto di primissimo piano è occupato dalla questione legalità.
Tema rispetto al quale Confindustria Reggio Calabria deve assumere una
posizione chiara e netta, rilanciando e rafforzando la propria azione sui
fronti della trasparenza e del più rigoroso rispetto delle regole. Per far
questo vogliamo coinvolgere gli imprenditori vittime di ‘ndrangheta nel
nuovo percorso che l’associazione si appresta a iniziare”.

“Occorre inoltre avviare da subito un confronto operativo sullo stato
dell’arte dell’economia locale e sulle leve di sviluppo e di finanziamento,
specie con riferimento agli ingenti stanziamenti di origine comunitaria,
che è necessario attivare. Tutti i comparti produttivi attendono misure
concrete per ripartire. Basti pensare al settore delle costruzioni,
autentica spina dorsale dell’economia e dell’occupazione nel territorio
reggino. Un comparto che ovunque in Italia sta registrando una sostanziale
ripresa ma che, alle nostre latitudini, continua a segnare faticosamente il
passo proprio per l’assenza di progettualità sul fronte delle grandi opere
e degli interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e rigenerazione
del patrimonio edilizio e infrastrutturale che il nostro contesto urbano
attende ormai da anni”.

Secondo Nucera, “Confindustria dovrà, inoltre, farsi portavoce attivo e
propositivo della ripartenza dei due altri asset strategici per il sistema
economico e produttivo locale, quali il turismo e l’agroalimentare. Settori
ai quali occorre guardare in un’ottica sinergica e di sistema.
Destagionalizzazione e creazione di una precisa, forte e riconoscibile
identità territoriale reggina sono i punti intorno ai quali costruire un
programma operativo che la nostra associazione deve mettere al servizio
delle imprese e degli operatori di settore. Alle questioni turismo e
agroalimentare si legano quelle relative ai trasporti e alle infrastrutture
di base. Punti sui quali Confindustria deve chiedere un tavolo di confronto
con gli organi istituzionali preposti. A cominciare dall’aeroporto dello
Stretto che non può fare a meno di Alitalia e su cui occorre concertare
un’azione tesa all’attivazione anche di vettori low cost e collegamenti
estivi mediante charter”.

Questo territorio per cambiare passo deve ragionare e operare, in ogni suo
ambito, secondo logiche di rete e di reciprocità. “In questo senso
Confindustria deve svolgere anche un’azione di raccordo nel quadro della
Città metropolitana il cui impianto non può essere a trazione
“reggiocentrica” ma deve abbracciare tutte le realtà del territorio
provinciale, specialmente quelle più periferiche. E’ in questo contesto che
già nel corso di questa estate ho avviato un tour lungo tutto il territorio
reggino che mi ha portato nella Locride, nella Piana di Gioia Tauro e in
alcune aree interne per visitare e conoscere da vicino le realtà
imprenditoriali, i contesti sociali in cui esse operano e le criticità che
quotidianamente devono affrontare. Si tratta di un’azione che intendo
fortemente portare avanti e rilanciare nella ferma convinzione che la
nostra Associazione debba recuperare la propria mission originaria di
supporto, guida e rappresentanza, forte della credibilità, dell’esperienza
e delle competenze che essa possiede e che può mettere al servizio della
collettività”.