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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Rosarno: a tre anni dalla rivolta è ancora emergenza immigrati

Rosarno: a tre anni dalla rivolta è ancora emergenza immigrati

| Il 27, Nov 2012

Domani è previsto l’incontro convocato dal prefetto di Reggio Calabria. Cgil: “Nella Piana di Gioia Tauro si stima la presenza di 2.500 immigrati”

Rosarno: a tre anni dalla rivolta è ancora emergenza immigrati

Domani è previsto l’incontro convocato dal prefetto di Reggio Calabria. Cgil: “Nella Piana di Gioia Tauro si stima la presenza di 2.500 immigrati”

 

 

ROSARNO (REGGIO CALABRIA) – A tre anni dalla rivolta di Rosarno la situazione degli immigrati nella piana di Gioia Tauro non accenna a migliorare e lo scenario che appare è sempre quello dell’emergenza. Sul fronte dell’accoglienza e dell’occupazione, se non ci saranno interventi in tempi brevi, rischia di diventare una polveriera pronta ad esplodere. In tutta la piana di Gioia Tauro la Cgil stima la presenza di 2.500 immigrati africani di cui 1.700 vivono in strutture di accoglienza e gli altri hanno trovato rifugio in casolari abbandonati con precarie condizioni igienico sanitarie. Quest’anno i braccianti stranieri hanno anticipato il loro arrivo in Calabria probabilmente a causa della forte crisi sta attraversando tutto il comparto agricolo. Gli immigrati che ora si trovano nella zona di Rosarno vivono una vita lavorativa itinerante. Con il passare dei mesi, infatti, si spostano dalla Puglia, dove si dedicano alla raccolta dei pomodori, al Friuli Venezia Giulia per le mele per poi arrivare in Piemonte e Toscana per la raccolta dell’uva ed infine in Calabria per gli agrumi. A lanciare l’allarme sulle condizioni di accoglienza degli immigrati è il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, la quale ritiene che l’emergenza è un fatto “ormai ciclica e si avverte in tutti i comuni della piana di Gioia Tauro. Noi abbiamo messo in campo una serie di progetti a lungo termine ma per far fronte alla situazione attuale serve l’intervento della Regione”. E proprio per analizzare la situazione il Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, ed i vertici della forze dell’ordine hanno effettuato un sopralluogo nelle strutture dove sono ospitati gli immigrati. Per domani, inoltre, è stata convocata una riunione alla quale parteciperanno la Regione Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, i Comuni interessati e le associazioni che si occupano dell’accoglienza. Le strutture attualmente operative sono un campo con dei container a Rosarno dove sono ospitati 110 immigrati ed una tendopoli a San Ferdinando dove ci sono il doppio dei braccianti stranieri rispetto alla capienza che è di 280 posti. Ed è proprio la situazione di San Ferdinando che desta maggiore preoccupazione. E per chiedere l’attenzione delle istituzioni i Comuni e le associazioni che si occupano dell’accoglienza degli immigrati hanno deciso di rivolgere un appello affinché ci siano interventi tempestivi. Ai problemi dell’accoglienza si aggiunge anche la carenza di lavoro. La crisi ha infatti fatto precipitare il costo degli agrumi che allo stato attuale vengono pagati circa 6 centesimi al chilo. Proprio il prezzo sta spingendo gli agricolori a non raccogliere gli agrumi. Il segretario della Flai-Cgil della Piana di Gioia Tauro, Renato Fida, si è detto preoccupato perché i braccianti immigrato lavorano solamente 1-2 giorni a settimana percependo la somma di “25 euro al giorno rispetto alle 45 previste dalla tariffa sindacale. Tutto questo stato di cose sta provocando una situazione drammatica difficile da gestire”.