Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Sicurezza alimentare: Rasff, allerta in Italia su carni refrigerate provenienti dall’Argentina

Sicurezza alimentare: Rasff, allerta in Italia su carni refrigerate provenienti dall’Argentina

Per sospetta contaminazione da Shiga toxin Escherichia coli

Sicurezza alimentare: Rasff, allerta in Italia su carni refrigerate provenienti dall’Argentina

Per sospetta contaminazione da Shiga toxin Escherichia coli

 

 

Nuovo allarme alimentare: batterio killer. L’Italia ha attivato, il 2 luglio 2014,
il Sistema rapido di allerta europeo (Rasff n° 2014.0908) avvisando le autorità
sanitarie dei diversi Paesi europei sulla presenza di Shiga Toxin Escherichia coli
nelle carni e derivati refrigerati, per sospetta contaminazione.Negli anni oramai
tutti gli alimenti ne hanno fatto le spese: carne di maiale, di mucca, di pollo,
uova e frutta. Oggi l’ennesimo allarme sulla sicurezza alimentare è partito dall’Italia,
dilagando in tutta Europa. Al momento l’alimento incriminato è la carne refrigerata
proveniente dall’Argentina. A innescare l’emergenza è stato un batterio, l’Escherichia
Coli (E-Coli). Normalmente si tratta di un batterio innocuo che si trova nella parte
bassa dell’intestino degli animali e dell’uomo, ed è fondamentale per i processi
digestivi. Il ceppo argentino, tuttavia, è risultato molto aggressivo per l’organismo
per via di una mutazione (il batterio mutato si chiama Shiga toxin-producing Escherichia
coli).I sintomi iniziali sono: forti crampi, leggera febbre, talvolta vomito ed episodi
di diarrea, con possibili tracce di sangue. Tuttavia, se non intervengono complicazioni,
la malattia ha un esito favorevole e si risolve, mediamente, in 8 giorni. Le complicanze
sono rappresentate dalla cosiddetta Sindrome Emoltica-Uremica (Seu), una patologia
che causa insufficienza renale e anemia. La Seu colpisce soprattutto i bambini, gli
anziani e in generale le persone malate e debilitate. Un’altra complicazione dell’infezione
è la Porpora Trombotica Trombocitopenica (Ttp), una forma di Seu accompagnata da
febbre e sintomi neurologici, osservata più frequentemente negli adulti che nei
bambini. La terapia di cura consiste nell’immediata reintegrazione dei liquidi
e dei sali persi. L’uso degli antibiotici, invece, è spesso controindicato, perché
può promuovere il rilascio di ulteriori tossine da parte del batterio e quindi peggiorare
il decorso clinico.Negli ultimi anni sono numerosi i casi di infezione umana legati
al consumo di contaminati da microrganismi patogeni.Pertanto Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta e di rispettare
le basilari norme igieniche. Anche nel caso sospetto della carne in questione, si
sottolinea che se questa carne viene cotta bene, almeno quattro minuti a 70°C si
può consumare anche in presenza, eventualmente, del batterio, che viene inibito
dalla temperatura. In Italia, al momento, non si registra alcun caso.