Si è svolta a Lamezia l’assemblea regionale dei gestori associati alla Faib Calabria
redazione | Il 31, Mag 2013
Presente il presidente nazionale Martino Landi
Si è svolta a Lamezia l’assemblea regionale dei gestori associati alla Faib Calabria
Presente il presidente nazionale Martino Landi
Si è svolta domenica, in presenza e con la partecipazione del Presidente Nazionale Martino Landi l’assemblea Regionale dei gestori associati alla Faib Calabria presso Hotel Lamezia in Lamezia Terme.
Forte è stata la partecipazione di tutte le provincie calabresi e tantissimi i gestori che hanno partecipato e riempito la sala.
L’assemblea regionale ha voluto essere un vero banco di prova in funzione del congresso regionale di settembre evidenziando ancora una volta la forza e l’attaccamento degli associati alla Faib Calabria. Forza e attaccamento dei nostri associati che si deve esclusivamente riconoscere nel grande ed instancabile lavoro del Direttore Regionale Rosario Antipasqua.
Ha aperto i lavori il Coordinatore Regionale Ferruccio Schiavello. La relazionato ha toccato tutte le problematiche del settore, dalla crisi del comparto dovuto alla restrizione delle vendite, all’aumento dei costi ormai diventati non più sopportabili, alla riduzione di personale sui pv, ai rapporti con le compagnie petrolifere, al sistema bancario e creditizio ai rapporti passati e attuali con i vari governi, alle promozioni e agli sconti con la richiesta di partecipazione economica del gestore, alla differenza di prezzo tra la rete e l’extrarete e alla cannibalizzazione di volumi e di vendite persino tra gestori della stessa bandiera, alle liberalizzazioni che hanno colpito solo il nostro comparto e non le lobby dei farmacisti, notai e tabaccai, alla mancanza di una legislazione regionale e alla possibile apertura alla GDO che aprirebbe il mercato alla desertificazione che allontanerebbe i consumatori dai servizi, alla razionalizzazione guidata e accompagnata dalla categoria stessa. La relazione del Coordinatore Regionale Schiavello ha evidenziato la presenza della Faib Calabria e Nazionale e l’impegno del Presidente Martino Landi a cui serve il sostegno concreto di ogni singolo gestore. La relazione ha voluto ricordare i risultati ottenuti dall’associazione tra cui il rimborso dei cali di giacenza, il bonus di fine gestione, il fondo indennizzo, il bonus fiscale in forma strutturale. Nel concludere, Schiavello ha chiesto di stare uniti, e di essere attori protagonisti del nuovo scenario che da qualche anno si è aperto per il nostro comparto. A seguire numerosi gli interventi dei tra cui molto significativi quelli di La porta Francesco, Corrado Leonardo, Franco Arianni, Maurizio Violi, Maria Gallo, Bellè Fiorella, Biafora Antonio, Simona Fornaciari. I lavori sono continuati con l’intervento del Direttore Regionale Rosario Antipasqua che ha fatto il punto sulle attività dell’organizzazione, sui rapporti istituzionali con gli enti tra cui fondamentale quello con la Regione Calabria, con i rapporti con Anas per le problematiche dei nostri colleghi autostradali, sulle convenzioni che a breve saranno stipulate per il nuovo servizio metrologico, sui vari corsi di formazione a cui i gestori possono accedere. Ha ribadito che la Faib Calabria è aperta a tutti quei soggetti che vogliono veramente impegnarsi a lavorare per la categoria collaborando con il coordinamento Regionale.
Ha concluso i lavori il Nostro Presidente Nazionale Martino Landi che ha ripercorso e analizzato in modo chiaro e puntuale tutti i problemi e gli sforzi dell’associazione con tutti i soggetti interessati, sulla necessità di riaprire il confronto con il nuovo governo e con le compagnie petrolifere. Dichiarando che alcuni punti fermi quale l’intangibilità del margine gestore. Ha informato i presenti sulle iniziative dell’associazione come sul ricorso giudiziario per la cartellonistica e l’esposizione dei prezzi. Ha ribadito la necessità di prevenire ad una razionalizzazione guidata dalla categoria che certamente non abbandonerà nessuno cercando di ricollocare le risorse umane e chiedendo una serie di ammortizzatori sociali e previdenziali che aiutino la fuori uscita dal settore dei colleghi che gestiscono punti vendita ormai non più compatibili con le nuove leggi e le esigenze del moderno automobilista. Ha chiesto il sostegno di ogni singolo gestore sicuro che la fase buia sia ormai alla fine e che gli sforzi suoi personali e di tutta l’organizzazione saranno sempre a completa disposizione della categoria.
Relazione coordinatore regionale
Cari amici e colleghi, prima di tutto voglio porgere un caloroso saluto a tutti voi, ma soprattutto al Presidente Nazionale Faib Martino Landi che per la nostra Regione per il nostro territorio per i nostri associati gestori ha sempre dimostrato e continua a dimostra grande interesse e grande attenzione e la sua presenza qua lo dimostra in maniera tangibile.
Cari colleghi oggi la nostra categoria, il nostro comparto sta assistendo ad una restrizione dei consumi. Vendiamo di meno, vendiamo meno litri e quindi gli utili ormai si sono ridotti veramente al lumicino mentre continuiamo ad assistere all’aumento di imposte, tasse e spese. Detto in breve stiamo subendo un aumento di costi certamente non più sopportabili.
Il momento ci sta veramente mettendo in seria difficoltà. In tanti abbiamo dovuto, a malincuore, ridurre il personale che da decenni era con noi e che era diventato parte di noi. Forte è il peso che siamo costretti a sopportare.
Compagnie petrolifere, Governo e Banche complici fra di loro fanno certamente di tutto per rendere il nostro lavoro impossibile ed insopportabile cercando in tutti i modi di costringerci a chiudere e consegnare le chiavi.
Non è più possibile assistere passivamente al saccheggio del povero margine che ancora abbiamo, non possono continuare a calpestare i nostri diritti e a pretendere il rispetto dei nostri doveri.
Le compagnie petrolifere continuano a marginare, a lucrare a fare utili sul nostro lavoro che ogni giorno svolgiamo con passione, professionalità e dedizione.
Non possono continuare ad imporre la loro posizione dominante sul mercato imponendo il prezzo di acquisto e di vendita, il nostro margine, l’importo dei fitti da pagare per sale vendite e lavaggi, quanto carburante acquistare e quando acquistarlo e soprattutto pretendere fidejussioni bancarie esorbitanti a garanzia di pagamenti senza alcuna dilazione.
Non possiamo assistere a sconti fuori da ogni logica alla clientela e sentirci dire che per noi non ci sono risorse economiche e che non è possibile ritoccare il nostro margine.
Non possiamo assistere agli impianti bianchi che vendono il carburante molto meno di quanto noi lo paghiamo e non possiamo assistere a gestori a volte dello stesso marchio della stessa bandiera che a poca distanza hanno prezzi diversi perché così voluto dalla compagnia di riferimento.
Non possiamo assistere allo strapotere delle banche e del sistema bancario e creditizio in generale.
Un sistema bancario che non concede, anche quando ci sono tutti i requisiti, credito alle aziende e quando lo concede lo fa in maniera sottostimata e con tassi di interessi e commissioni che rasentano condizioni da usurai.
Non possiamo assistere al sistema bancario che non rispetta le leggi dello Stato e del Popolo Italiano come nel caso dell’abolizione delle commissioni sulle transazioni fino a 100,00 euro con bancomat e carte di credito.
Non possiamo assistere a politici che spendono i nostri soldi in donne, centri termali, ristoranti e gratta e vinci per poi cercare di risanare i bilanci degli enti aumentandoci anche del 70% tutte le imposte locali come acqua, spazzatura, Imu ecc.
Non possiamo continuare ad assistere a governi e ad uno Stato che guadagna smisuratamente ogni qualvolta le compagnie petrolifere aumentano i prezzi dei carburanti. Più i prezzi aumentano più lo stato incassa tra l’altro senza fare nulla.
Non possiamo assistere a leggi che autorizzano l’apertura anche di giorno ed in nostra presenza degli accettatori di banconote dove le società vogliono riconoscerci 1,2 cent/litro. Per capirci dobbiamo vendere 1000 litri per avere un utile lordo di 12,00 euro.
Non possiamo assistere a governi che dicono di volere la liberalizzazione del mercato ed in sostanza liberalizzano solo quello dei carburanti a favore della grande distribuzione e tutelano, blindano e monopolizzano invece, tabaccai, Notai, farmacisti, e professionisti in generale.
Non ultima la legge per la vendita dei tabacchi nelle stazioni di servizio che invece che liberalizzare e consentire la vendita ai benzinai, su
richiesta della lobby dei tabaccai, è diventata ancora meno praticabile e accessibile di prima.
Non è più possibile assistere alla costruzione di nuove stazioni di servizio che hanno quale unico scopo quello di riciclare e pulire danaro.
Non è possibile che lo Stato non riesca a costringere le compagnie petrolifere ad ammodernare, ristrutturare e a razionalizzare la rete delle stazioni di servizio.
Non possiamo assistere alla latitanza della Regione Calabria che continua a non avere una legge regionale sui carburanti nonostante da oltre due anni la si era concordata con tutte le parti sociali e mai portata in consiglio per l’approvazione poiché così facendo avrebbero chiuso il mercato alla grande distribuzione.
Non possiamo continuare a vendere solo carburanti dobbiamo iniziare a vendere anche altri prodotti cosi detti non oil, ma devono crearci le strutture adatte per poterlo fare.
Però cari amici non è più possibile un’altra cosa.
Non è possibile che il gestore continui a farsi male da solo. Che sia il vero nemico di se stesso.
Non è possibile accettare passivamente tutte le richieste delle compagnie petrolifere, come sconti e promozioni alla clientela con la partecipazione del nostro margine.
Non è possibile non partecipare agli scioperi quando governi e compagnie petrolifere calpestano i nostri diritti ma soprattutto la nostra dignità di imprenditori.
Noi come associazione, come Faib abbiamo lottato, lotteremo e continueremo a lottare per il riconoscimento e per il rispetto dei diritti che in questi anni abbiamo ottenuto per la categoria e per ogni singolo gestore.
Il Sindacato c’è, Martino Landi è pronto come lo è sempre stato a difendere e tutelate la categoria. Ma senza di voi senza il vostro fattivo contributo nessuno potrà fare nulla.
Noi state certi non staremo con le mano in mano, faremo e faremo ancora, non so quanto riusciremo a fare ma certamente faremo fino alla morte. Non ci scoraggeremo, non ci abbatteremo e ci vedranno sempre la presenti a non consentire la distruzione delle nostre aziende e delle nostre famiglie.
Negli anni abbiamo ottenuto il rimborso dei cali di giacenza, il bonus di fine gestione, il fondo indennizzo per i gestori che lasciano il lavoro perché chiusi dalle compagnie, il bonus fiscale in forma strutturale e stabile quindi per sempre, la famosa legge 32/98 e tante altre cose.
Oggi però è fondamentale difendere il nostro ruolo, la nostra presenza sugli impianti, dobbiamo fortemente far capire che noi non siamo di troppo, dobbiamo fare emergere la nostra professionalità facendo capire l’importanza della nostra presenza sui punti vendita soprattutto in termini
di servizio, di sicurezza e di assistenza a tutte quelle persone che trovano difficoltà a rifornirsi da soli vedi anziani e diversamente abili.
Dobbiamo far capire a tutti che senza di noi le compagnie effettueranno una razionalizzazione selvaggia che porterà alla desertificazione totale e quindi ci costringeranno a fare decine di Km. per fare rifornimento. Loro riduco i costi e aumentano i guadagni, il consumatore aumenterà i costi solo per andare a fare rifornimento.
Certo non possiamo ostacolare il cambiamento, certo non possiamo fermare il mondo e il nuovo mercato.
Abbiamo due possibilità: la prima è quella di essere risucchiati dal nuovo che avanza che ci porterà certamente a farci scomparire, la seconda è quella di integrarci con il nuovo cavalcando il cambiamento cercando di essere nello scenario di questo futuro palcoscenico non comparse ma attori e aggiungo io attori protagonisti del mercato.
Dobbiamo, ancora più di prima, pensare con la testa e capire che solo uniti riusciremo a mantenere il nostro lavoro ma soprattutto la nostra dignità.
Il futuro passa per ogni uno di noi ma solo se siamo uniti, solo se abbiamo condivisione di idee, solo se giochiamo per la categoria e non per noi stessi e per il nostro egoismo riusciremo a vincere la partita anche se sfavoriti nel pronostico. Voglio immaginare ancora una volta Davide che armato di una piccola fionda riesce ad abbattere il grande golia.
Grazie.
Ferruccio Schiavello