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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Spari a Palazzo Chigi, l’attentatore è di Rosarno. «Puntavo a colpire i politici»

Spari a Palazzo Chigi, l’attentatore è di Rosarno. «Puntavo a colpire i politici»

nofotoE’ un calabrese di 49 anni l’uomo che questa mattina ha sparato in piazza a Roma davanti Palazzo Chigi ferendo due carabinieri, uno al collo in gravi condizioni e uno ad una gamba

Spari a Palazzo Chigi, l’attentatore è di Rosarno e confessa: «Puntavo a colpire i politici»

E’ un calabrese di 49 anni l’uomo che questa mattina ha sparato in piazza a Roma davanti Palazzo Chigi ferendo due carabinieri, uno al collo in gravi condizioni e uno ad una gamba. Secondo le prime fonti sarebbe rimasta ferita anche una passante. L’uomo è originario di Rosarno ma risiede da diversi anni in Piemonte ad Alessandria, recentemente, dopo aver perso il lavoro era tornato in Calabria

 

di Michel Dessì

 

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È di Rosarno l’uomo che questa mattina ha sparato sette colpi d’arma da fuoco di fronte Palazzo Chigi, ferendo due carabinieri e una passante. Si tratta di Luigi Preiti 46enne, era partito da Rosarno alla fine degli anni ’80, destinazione Pedrosa, in provincia di Alessandria, dove per anni ha lavorato in una piccola impresa edile come muratore. “So che si era trasferito in Piemonte da una ventina d’anni, dice il Sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, qualche volta tornava in Calabria per le vacanze. Quando viveva qui faceva il muratore, non ha mai dato segnali evidenti di di disagio, non so a cosa sia dovuto questo gesto ma credo che dovremmo trarre lezione e andare cauti, c’è un disagio sociale fortissimo soprattutto qui da noi”, ha concluso il primo cittadino. Luigi Preiti dopo la separazione dalla moglie e il fallimento della sua attività è rientrato in Calabria, e viveva dai suoi genitori ormai anziani, nella stessa casa dove era nato e cresciuto.

Preiti ha usato una pistola con matricola abrasa una Beretta calibro 7.65 semiautomatica, non aveva il porto d’armi né aveva armi registrate a suo nome. Secondo i carabinieri l’uomo avrebbe sparato per uccidere: ha aperto il fuoco ad altezza d’uomo esplodendo i colpi in successione. Subito sono scattate le perquisizioni a Roma, in Piemonte e a Rosarno, Luigi Preiti era arrivato nella Capitale sabato e ha alloggiato in un hotel del centro, dove sono in corso perquisizioni degli inquirenti. Forze dell’ordine anche nelle abitazioni dell’ex moglie di Preiti e in quella del fratello, Arcangelo, a Novi Ligure (Alessandria). Entrambe, eseguite a scopo precauzionale, ma avrebbero dato esito negativo. Carabinieri anche nella casa dei genitori di Preiti a Rosarno. I militari sono entrati nell’edificio dove al momento si trovava solo la madre dell’uomo e sono uscite con alcune buste contenenti documenti e altro materiale. Non si riesce ancora a capire perché Preiti abbia fatto un gesto così eclatante, proprio in contemporanea con il giuramento del governo Letta. Sicuramente la disperazione di un uomo che dopo anni di sacrifici ha perso tutto quello che era riuscito a costruire. “Voleva suicidarsi, ma non ci è riuscito perché aveva finito il caricatore”. Queste le parole del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha riferito sulla sparatoria di Palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei ministri.

AGGIORNAMENTI

“Ho deciso di fare tutto questo 20 giorni fa”. Così Luigi Preiti ha confessato il suo gesto al procuratore aggiunto di Roma Pierfilippo Laviani. Preiti ha aggiunto di avere acquistato la pistola “quattro anni fa al mercato nero ad Alessandria”. Ha detto inoltre che il suo obiettivo erano i politici, ma visto che non li poteva raggiungere ha sparato sui carabinieri”. Lavorano ha aggiunto che non sembra una persona squilibrata.