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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Serrata dei benzinai, 4 giorni di sciopero. Il culmine mercoledì con la chiusura totale delle pompe

Serrata dei benzinai, 4 giorni di sciopero. Il culmine mercoledì con la chiusura totale delle pompe

Le sigle sindacali hanno infatti proclamato un’agitazione molto articolata, che è partita stamattina alle 7 con la chiusura, fino alle 19.30 del 17 giugno, di tutti gli impianti self service, con relativo oscuramento dei prezzi “scontati” ad essi collegati e dell’insegna della compagnia

Serrata dei benzinai, 4 giorni di sciopero. Il culmine mercoledì con la chiusura totale delle pompe 

Le sigle sindacali hanno infatti proclamato un’agitazione molto articolata, che è partita stamattina alle 7 con la chiusura, fino alle 19.30 del 17 giugno, di tutti gli impianti self service, con relativo oscuramento dei prezzi “scontati” ad essi collegati e dell’insegna della compagnia

 

 

In Italia da stamani e fino a martedì sera scatta agitazione benzinai. Niente ‘fai
da te’, chiusura totale mercoledì e, dal 21 al 28 giugno, pagamenti solo in contanti.
I benzinai, sono scesi sul piede di guerra e hanno dato il via alla lunga agitazione
che avrà il suo culmine mercoledì 18 giugno, con lo sciopero totale su strade e
autostrade. Lo sciopero è di quelli che possono mettere in ginocchio la circolazione
su strade e autostrade. Le tre sigle hanno infatti proclamato un’agitazione molto
articolata, che è partita stamattina alle 7 con la chiusura, fino alle 19.30 del
17 giugno, di tutti gli impianti self service, con relativo oscuramento dei prezzi
“scontati” ad essi collegati e dell’insegna della compagnia.L’agitazione avrà anche
una coda: dalla mezzanotte del 21 giugno alla stessa ora del 28 non sarà accettato
alcun mezzo di pagamento elettronico e saranno sospese tutte le campagne promozionali
di marchio su tutta la rete ordinaria.Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti” una vera e propria dichiarazione di guerra, dunque, che i gestori
intendono recapitare in primo luogo alle compagnie che, “forti del vincolo di fornitura
in esclusiva, continuano ad imporre unilateralmente ed arbitrariamente prezzi con
tutta evidenza fuori mercato e comunque molto più alti” di quelli delle no-logo
o di quelli vicini ai supermercati, “che pure vengono riforniti dalle medesime compagnie
petrolifere”.