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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Serra San Bruno, la lista “La Serra” incontra i cittadini nel quartiere Spinetto

Serra San Bruno, la lista “La Serra” incontra i cittadini nel quartiere Spinetto

Raffele: «No alla privatizzazione dell’acqua e al nucleare. L’impegno sarà a favore delle energie rinnovabili»

Serra San Bruno, la lista “La Serra” incontra i cittadini nel quartiere Spinetto

Raffele: «No alla privatizzazione dell’acqua e al nucleare. L’impegno sarà a favore delle energie rinnovabili»

 

 

SERRA SAN BRUNO – Sono pochi i giorni rimasti a disposizione delle varie liste per illustrare al meglio ai cittadini  i propri programmi elettorali in vista del voto amministrativo di domenica e lunedì. La lista “La Serra” ha incontrato nuovamente gli abitanti di Serra San Bruno nella serata di ieri, nella piazzetta antistante la chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo, nel rione Spinetto.

L’avvio del comizio è stato affidato a Valeria Giancotti, la candidata più giovane del gruppo guidato da Giuseppe Raffele. Dopo aver puntato il dito contro l’operato di Scopelliti e Salerno nei confronti dell’ospedale di Serra, Valeria Giancotti ha porto un sentito augurio a tutti i giovani che come lei stanno prendendo parte alla vita politica del paese all’interno delle liste. «Noi definiti “neonati della politica” – sostiene – siamo orgogliosi di esserci avvicinati a questo mondo, perché lo stiamo facendo con onestà».

Francesco Bonazza ha incentrato il suo intervento sul “Parco delle Serre e sulle promesse occupazionali fatte dal candidato a sindaco del Pdl. «Anche ammesso che i 100 posti di lavoro promessi da Rosi ci siano – afferma Bonazza –  questi non deve dimenticare che il Parco in ha un’estensione che abbraccia 26 comuni e 3 province. I calcoli quindi si fanno da sé e gli elettori serresi hanno ben capito che il sig. Rosi non è credibile». Anche il discorso di Bonazza volge poi al piano di riconversione attuato del presidente della Regione Scopelliti che ha interessato il nosocomio di Serra. Bonazza cita una frase di Biagio Vavalà (anch’egli candidato nella lista “La Serra”) secondo cui  “un medico può fare l’imprenditore edile, ma un imprenditore non può fare certo il medico”. Il sillogismo è diretto chiaramente al presidente della terza commissione sanità Nazzareno Salerno e candidato consigliere nelle file del Pdl.

Antonio Galeano motiva il suo allontanamento dal Pdl attingendo alla “Storia della colonna infame” di Manzoni: «Io, e persone come Mirko Tassone, abbiamo “tradito” il Pdl perché ci siamo resi conto di chi c’era dall’altra parte. Adesso, siamo come gli untori descritti da Manzoni, giudicati e processati ingiustamente di diffondere la peste, solo perché non abbiamo accettato le loro posizioni di potere».

Nemmeno Walter Lagrotteria risparmia le sue critiche nei confronti di Nazzareno Salerno. «Il programma elettorale di Salerno – dichiara Lagrotteria – oltre ad essere un copia e incolla del nostro su molti punti, per il resto si caratterizza solo da mere enunciazioni di principio».

A chiudere come sempre la manifestazione pubblica, è stato il candidato a sindaco Giuseppe Raffele. «Il mio plauso – dice Raffele – va innanzitutto al comitato spontaneo cittadino nato a difesa dell’acqua pubblica, che lunedì scorso ha organizzato l’ennesima manifestazione per la sottoscrizione, da parte dei candidati a sindaco, di un documento a difesa del bene comune». Secondo Raffele, Bruno Rosi, candidato a sindaco del Pdl, reo di essere succube della linea politica nazionale, avrebbe disertato l’assemblea del Coordinamento delle Serre per il diritto all’acqua, non contribuendo quindi a sottoscrivere il documento politicamente condiviso. «Nei prossimi giorni – prosegue – Bruno Rosi deve spiegare qual è la sua posizione nei confronti del prossimo referendum del 12 e 13 giugno, e soprattutto perché non ha contribuito, come hanno fatto gli altri, a sottoscrivere un documento pubblico di estrema importanza per la comunità serrese».

Giuseppe Raffele in conclusione ha invitato tutti al voto promuovendo i Sì a difesa dell’acqua per il prossimo referendum. «Noi della lista “La Serra” – ha detto – siamo contrari a qualsiasi forma di profitto che società e multinazionali vorrebbero trarre da un bene come l’acqua. Mi impegnerò anche, sposando l’invito del Coordinamento delle Serre, ha fare un decreto subito dopo il mio insediamento, che dichiarerà Serra San Bruno comune denuclearizzato, avviando una forte protesta anche contro il tentativo del governo nazionale di adottare politiche a favore del nucleare, ricordando alla gente che parte integrante del nostro programma è il piano energetico comunale, pensato a favore delle energie rinnovabili».