Senegal: Youssou N’Dour escluso da elezioni
redazione | Il 28, Gen 2012
Scontri a Dakar, opposizione incita. Ucciso poliziotto
Senegal: Youssou N’Dour escluso da elezioni
Scontri a Dakar, opposizione incita. Ucciso poliziotto
(ANSA) DAKAR – Un poliziotto è stato ucciso stanotte a Dakar nelle violenze scoppiate dopo la pubblicazione della lista dei candidati ammessi dal Consiglio costituzionale alle elezioni presidenziali di febbraio. Lo rendono noto fonti di polizia. “Hanno ucciso un poliziotto”, afferma il commissario Arona Sy, senza specificare le circostanze dell’evento verificatosi durante gli scontri tra polizia e giovani oppositori dopo la nuova candidatura del presidente Abdoulaye Wade.
Dopo l’annuncio del Consiglio costituzionale, gruppi di giovani su sono assembrati per ore in piazza dell’Obelisco, lanciando pietre contro la polizia, che ha risposto a colpi di gas lacrimogeno e manganello. I giovani, armati di spranghe di ferro, hanno anche dato fuoco a pneumatici e ingaggiato inseguimenti con la polizia nelle vie adiacenti alla piazza. Secondo i media locali, manifestazioni di dissenso si sono verificate anche in provincia: a Thies, Kaolack, Matam e Ourossogui.
Il Movimento del 23 giugno (M23), coalizione di partiti politici dell’opposizione e della società civile che contesta la candidatura del presidente uscente Abdoulaye Wade alle presidenziali di febbraio, ha fatto appello oggi ai senegalesi a “marciare sul palazzo della Repubblica” per “rimuovere” Wade. L’M23, “chiama il popolo senegalese sovrano a mobilitarsi per marciare sul palazzo presidenziale ed espellere Wade”, affermano dal Movimento dopo una riunione del direttivo.
Il cantante senegalese Youssou N’Dour, escluso dalla prossima tornata di febbraio per le elezioni presidenziali in Senegal dal Consiglio costituzionale, denuncia un ”colpo di mano” da parte dei Abdoulaye Wade. Un’azione con la quale il presidente uscente potra’ presentarsi alle elezioni per ottenere un terzo mandato. ”Sono e resto un candidato”, ha detto Youssou N’Dour, aggiungendo che ci sono ancora ”48 ore per l’appello” contro la decisione del Consiglio e che i suoi avvocati stanno lavorando. Anche perche’ – secondo N’Dour – ”non ci si puo’ fidare del Consiglio costituzionale”. Il Consiglio ha giustificato il suo rifiuto a convalidare la candidatura del cantante spiegando che N’Dour ”ha presentato un elenco di 12.936 elettori a sostegno della sua candidatura, e solo 8.911 firme sono state riconosciute valide”. Viceversa le firme necessarie sono almeno 10.000.
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