“Sedi farmaceutiche: lentezza burocratica della Regione” Il commento de "L'Italia del Meridione": "Si intervenga subito per porre rimedio a questa anomalia"
Dobbiamo ancora una volta registrare, da parte del dipartimento salute e politiche sanitarie della Regione Calabria, una lentezza burocratica abnorme ed un deficit di trasparenza preoccupante in merito all’interpello del concorso straordinario per le nuove sedi farmaceutiche. Ci vediamo costretti, nostro malgrado, a prende atto di un ulteriore rinvio, appena comunicato, che non può farci rimanere fermi e che ci pone ad indirizzarci verso riflessioni dovute e doverose.
La vicenda, ormai fin troppo nota, vede un concorso straordinario, per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche, continuamente rallentato, bloccato ed ostacolato da provvedimenti di dubbia natura, verso i quali chiediamo, a questo punto, attente verifiche. L’ultimo colpo di scena arriva oggi, nel momento in cui, come sopra
anticipato, dal dipartimento salute della cittadella regionale si comunica il rinvio, a data da destinarsi e per problemi di natura tecnica, dell’interpello dei vincitori del suddetto concorso.Tutto questo, cosa ancor più preoccupante, avviene dopo che, il Consiglio di Stato, con propria ordinanza numero 1690/2017, ha rigettato la sospensiva adducendo quale principale motivazione l’importanza della prevalenza di un interesse pubblico a discapito di un interesse privato. Non vogliamo nemmeno immaginare, ora, le strade che potranno intraprendere i vincitori di questo concorso. Ci troviamo, ad ogni modo ed inverosimilmente, dinanzi ad una serie di omissioni che non possono essere più tollerate.
Ci appelliamo, dunque, al nostro consigliere regionale Orlandino Greco, affinché si faccia promotore di concrete iniziative, utili a sbloccare una vicenda dal sapore gattopardesco, che, di fatto, rischia di costringere dei giovani calabresi a spostarsi lontano dalla nostra regione, nonostante un concorso regolarmente svolto, che, non si sa per qualche motivo, non trova ancora attuazione.
Questo stato di cose è divenuto inaccettabile e la Regione, con i suoi rappresentanti, ha il dovere di intervenire e porre rimedio. In gioco non c’è solo la credibilità di una classe dirigente, ma il futuro di decine di giovani.
Segreteria Regionale l’Italia del Meridione