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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Scuole chiuse, ludoteche, “Presidente Spirlì, non ci rimane altro che affittare un furgone e liberare tutte le attrezzature che vengono detratte dalle rate del mio prestito” Lettera aperta (e disperata) della titolare di una ludoteca a Polistena al presidente ff della Regione Calabria

Scuole chiuse, ludoteche, “Presidente Spirlì, non ci rimane altro che affittare un furgone e liberare tutte le attrezzature che vengono detratte dalle rate del mio prestito” Lettera aperta (e disperata) della titolare di una ludoteca a Polistena al presidente ff della Regione Calabria

Riceviamo e pubblichiamo

Carissimo presidente Spirli’ mi chiamo Veronica Marullo e sono titolare della ludoteca” isola che non c’è” ubicata a Polistena. Sono contenta che finalmente leggo “ludoteche” in una sua ordinanza. Sono contenta perché da un anno ormai sto tentando a forza di prestiti di mantenere a galla la mia attività istituita con tanti sacrifici a fine 2019. Ho avuto il coraggio di investire in questa terra che mi ha adottato da circa 13 anni. Vuole sapere la verità? Dopo cinque mesi di chiusura ho avuta una botta di coraggio e avevo deciso di riaprire con tutti quelli che sono i protocolli adottati per le nostre attività, in relazione di quanto recita l’allegato 8 del DPCM. Ho modo di notare che i locali, i ristoranti, sono pieni di gente. Ho avuto modo di vedere che sulle spiagge la gente si riversa come se nulla fosse successo così come nelle inaugurazioni delle nuove attività. Che divertimento! che musica !che dj.! Bene sono amareggiata. Perché nei suoi ristori non si è mai parlato di ludoteche. Perché la mia è un’attività giovane pertanto priva di fatturato e questo non mi consente di accingere ai finanziamenti a tasso agevolato. Praticamente sono solo un fantasma. Adesso l’integrazione. Mi perdoni presidente ma ho finito gli ultimi spicci dell’ultimo prestito.semmai questo messaggio dovesse passare tra i suoi occhi si ricordi che leLudoteche sono quei posti di gran lunga più sicuri di ogni qualsivoglia luogo aperto al pubblico. Non ci meravigliamo quando le piccole imprese calabresi decidono di chiudere o quando l’imprenditoria femminile in questa regione non esiste. Mi creda, siamo coraggiosi, siamo pazienti, ma adesso non ci rimane altro che affittare un furgone e liberare tutte le attrezzature che puntualmente ogni mese vengono detratte dalle rate del mio prestito. Vi prego di pubblicare questa lettera perché è il disagio di tanti miei colleghi calabresi