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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Scilla in passerella: da Forza Italia porte chiuse a Scopelliti. E nel Pd si levano le voci critiche

Scilla in passerella: da Forza Italia porte chiuse a Scopelliti. E nel Pd si levano le voci critiche

| Il 12, Ago 2014

Foti: «Nel partito non ci sono porte girevoli». Naccari: «Alternativa alle primarie? C’è solo la cooptazione». Raffa: «L’etica parte dalla propria coerenza». Talarico: «Ma davvero i partiti non sapevano dei rapporti imbarazzanti dei consiglieri arrestati?»

Scilla in passerella: da Forza Italia porte chiuse a Scopelliti. E nel Pd si levano le voci critiche

Foti: «Nel partito non ci sono porte girevoli». Naccari: «Alternativa alle primarie? C’è solo la cooptazione». Raffa: «L’etica parte dalla propria coerenza». Talarico: «Ma davvero i partiti non sapevano dei rapporti imbarazzanti dei consiglieri arrestati?»

 

 

 

«Non ci sarà nessun rientro: nel partito non ci sono porte girevoli.
D’altra parte, nessuno di questi signori è mai stato in Forza Italia.
Possiamo aprire a delle future alleanze, ma non ci può essere nessun
ritorno a casa»: così *Nino Foti*, vicecoordinatore regionale FI,
rispondendo alla domanda del giornalista *Alessandro Russo*, ha chiuso la
porta all’ingresso dell’ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti
nel partito di Silvio Berlusconi. Una terrazza *Le Sirene *affollata
per *#Calabriaoltre
il declino della politica*, quinto appuntamento di *Scilla in Passerella*,
l’evento organizzato dalla *Filodrammatica Scillese* con la direzione
artistica di *Ossi di Seppia* e *Sabbiarossa Edizioni*. Una ripartenza che
non può prescindere dall’autocritica di governanti e governati: «In questi
ultimi tempi, siamo portati a vivere il nostro ruolo pubblico con vergogna
e senso di colpa» ha sottolineato *Mimmo Talarico*, consigliere regionale
indipendente, «anche perché la stampa spesso non aiuta a capire. Ma occorre
domandarsi cosa si vuole fare per la Calabria: troppo spesso ci si parla
addosso cercando solo consensi». «Non può essere esclusivamente
l’affidabilità sul piano amicale l’unico requisito per fare politica» ha
rincarato *Giuseppe Raffa*, presidente della provincia di Reggio Calabria,
candidato alla guida della Regione da una parte del gruppo dirigente di
Forza Italia. «È necessario saper dire di no e rispondere alla propria
coscienza» ha continuato: «Da vicesindaco di Reggio, mi avevano chiesto e
ripetuto continuità. Ma nessuno può calpestare la dignità personale». Dal
canto suo, *Demetrio Naccari Carlizzi*, consigliere regionale, ha giudicato
la situazione della sua compagine politica «un quadro per alcuni versi
imbarazzante. L’alternativa a delle primarie 2.0, con dei giovani capaci
che portino a nuove politiche pubbliche, è la cooptazione».

Dopo un passaggio polemico sulla nomina di Ivano Nasso a presidente della
*Fondazione* *Calabria Film Commission*, giudicata da tutti i relatori
assolutamente inopportuna e incomprensibile, anche a fronte dell’esclusione
“via bando” dello scrittore Mimmo Gangemi, gli ospiti sono stati incalzati
da Alessandro Russo sulla questione infiltrazioni tra ‘ndrangheta e
politica: «oramai la magistratura ricopre i vuoti lasciati dalla politica»
ha chiosato il giornalista. Per Talarico «occorre andare oltre i poli
opposti del giustizialismo e del moralismo. È un problema politico, di chi
sceglie di avere un certo tipo di consenso. Davvero non si è a conoscenza
di determinati rapporti da parte di alcuni esponenti dei partiti? Davvero i
partiti che li hanno candidati non avevano alcun sentore dei comportamenti
dei consiglieri regionali arrestati? Di certo, c’è da riflettere molto sul
confine tra ciò che è moralmente riprovevole e l’illecito penale o
amministrativo». «Io non chiedo a un sindaco di fare lo sceriffo» ha
sottolineato Naccari Carlizzi «Deve essere giudicato per gli atti e i gesti
amministrativi. La magistratura è un baluardo di legalità ma non si può
delegare l’impegno a singole persone, con gli organici di polizia e forze
dell’ordine incompleti. Vi è un evidente limite di natura statale, per i
beni pubblici essenziali che lo Stato non è in grado di garantire». Raffa
ha invece precisato come sia «troppo facile scaricare le responsabilità
sulle segreterie dei partiti. Chi fa politica, deve stringere un patto con
se stesso e opporsi. La pulizia deve partire dalla coerenza personale di
chi vuole svolgere una funzione pubblica».

Durante il dibattito, è stato offerto un rinfresco a cura dell’hotel “Le
Sirene”.

Oggi Scilla in Passerella si ferma per riprendere domani, sempre alle ore
21:30, al lido Francesco con la #Calabriaoltre la narrazione. Per andare al
di là dei sensazionalismi con Paola Bottero, scrittrice, Fabio Mollo,
regista, Antonio De Bernardo, magistrato antimafia, moderati dal
giornalista Alessandro Russo.