Schettino ‘addolorato e affranto per le vittime’
redazione | Il 17, Gen 2012
Lo riferisce il legale del comandante della nave. Schettino, che sara’ interrogato dal Gip, e’ assistito da psicologo e controllato attraverso una ‘grande sorveglianza’
Schettino ‘addolorato e affranto per le vittime’
Lo riferisce il legale del comandante della nave. Schettino, che sara’ interrogato dal Gip, e’ assistito da psicologo e controllato attraverso una ‘grande sorveglianza’
(ANSA) GROSSETO – Le guardie del carcere di Grosseto hanno l’ordine di controllare spesso come sta. Non ha manifestato intenzioni sucide, ma e’ considerato un detenuto a rischio. Francesco Schettino, il comandante della nave della Costa naufragata venerdi’, in cella fa i conti con il carico di accuse che gli sono piovute addosso: la responsabilita’ della sciagura, di quei morti che con l’andare delle ore diventano sempre di piu’. Il suo avvocato, che oggi ha potuto scambiarci qualche parola, lo ha visto ”affranto, costernato, addolorato” e ”fortemente turbato”. Schettino e’ in cella con altri due detenuti. Per lui non e’ stato disposto il massimo livello di sorveglianza – quello ‘a vista’, con una guardia che 24 ore su 24 lo tiene sotto controllo – ma quello appena un gradino sotto. E ha gia’ ricevuto le visite dello psicologo. Dal penitenziario spiegano che quel tipo di assistenza e’ una prassi per i neofiti del carcere. Per Schettino, pero’, ”e’ necessaria una particolare attenzione – ha sottolineato il provveditore toscano all’Amministrazione carceraria, Maria Pia Giuffrida – perche’ sta ovviamente attraversando un periodo delicatissimo”. Chi ha avuto modo di vedere in carcere il comandante – che ancora non ha avuto colloqui con i familiari – dice che all’apparenza e’ tranquillo, che non si lascia andare alla disperazione, alle imprecazioni, al pianto. Secondo il suo legale, l’avvocato Bruno Leporatti, ”e’ confortato dalla consapevolezza di aver mantenuto, in quei frangenti, la lucidita’ necessaria per attuare una difficile manovra di emergenza che, conducendo la nave su un basso fondale, ha di fatto salvato la vita di tante persone”. Ma il senatore Pd, Marco Filippi, che oggi ha fatto visita in carcere a Grosseto, ha un’altra spiegazione: ”Non e’ pienamente consapevole della gravita’ dei capi d’accusa e si teme per le reazioni che potrebbe avere domani in caso di convalida del fermo”. E’ la preoccupazione che il senatore ha raccolto dai responsabili del carcere. Domani Schettino sara’ interrogato dal gip per la convalida del fermo. Rispondera’ alle domande del giudice, ha annunciato il legale, per ”contribuire lealmente a chiarire la propria posizione”. E’ accusato di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono della nave.
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