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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Scatta il ritiro degli gnocchi italiani “Mamma Gina” Allerta alimentare per contaminazione microbiologica

Scatta il ritiro degli gnocchi  italiani “Mamma Gina” Allerta alimentare per contaminazione microbiologica
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Il comunicato diffuso oggi dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco
è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi. In due tipi di gnocchi prima del consumo
sono state trovate tracce di Bacillus cereus. Tutti i lotti in commercio possono
essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato
dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali.
I supermercati a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare
i clienti. Più in dettaglio, si tratta degli gnocchi di patate italiane dei marchi
” Gut & Günstig ” e “Mamma Gina” con date di scadenza dal 15 ottobre al 3 dicembre
2014, prodotti per Edeka. Queste confezioni di gnocchi erano in vendita presso alcune
filiali nelle città Baden-Württemberg, Baviera, Berlino, Brandeburgo, Amburgo,
Assia, Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Niedersachsen, Nordrhein-Westfalen, Rheinland-Pfalz,
Saarland, Sassonia, Sassonia-Anhalt, Schleswig-Holstein, Turingia. Il Bacillus cereus
è un batterio patogeno che produce tossine responsabili di intossicazioni alimentari.
Recentemente sono stati sviluppati nuovi e più efficienti metodi per rilevare la
presenza di ceppi patogeni. Il Bacillus cereus è comunemente presente nel suolo
e nella polvere. Esso contamina frequentemente alimenti a base di riso, e occasionalmente
pasta, carne e vegetali, prodotti lattiero-caseari, minestre, salse, dolciumi che
non sono stati raffreddati rapidamente ed efficacemente dopo la cottura e/o adeguatamente
conservati.B. cereus è comune negli alimenti, dove forma spore resistenti alla maggior
parte dei processi di risanamento, e dove è in grado di moltiplicarsi durante la
conservazione. Tuttavia, esistono diversi ceppi di B. cereus: alcuni sono innocui,
altri responsabili di intossicazioni alimentari anche fatali. Attualmente non sono
disponibili metodi in grado di distinguere tra ceppi virulenti e non-virulenti. La
disponibilità di metodi per la identificazione di tossine emetiche (responsabili
soprattutto di vomito) e di enterotossine (che causano intossicazioni diarroiche,
con sintomi quali diarrea e dolori addominali) aiuterà coloro che si occupano di
gestione della sicurezza, nelle aziende e nei settori di salute pubblica, per determinare
il pericolo di B. cereus negli alimenti e, di conseguenza, per ridurre il problema
delle intossicazioni alimentari. Bacillus cereus è causa di due tipi di intossicazioni
alimentari: una, ad effetto emetico (vomito), dovuta all’ingestione di una tossina
a basso peso molecolare presente nell’alimento. L’altra di tipo diarroico è dovuta
all’ingestione di cellule/spore batteriche capaci di produrre enterotossine, proteine
a alto peso molecolare, nell’intestino tenue. I sintomi provocati dall’intossicazione
diarroica mimano gli stessi provocati dall’intossicazione da Clostridium perfringens.
La sindrome si manifesta con diarrea acquosa, forti crampi addominali e talvolta
sotto forma di nausea e vomito. Il periodo di incubazione varia tra le 6 e le 15
ore dopo il consumo degli alimenti contaminati, I sintomi persistono per 20-24 ore.
La tossina emetizzante, caratterizzata da nausea e vomito, differisce dalla diarroica
perché provoca una sindrome molto più acuta con un periodo di incubazione non superiore
alle 6 ore dal momento di ingestione del cibo. Occasionalmente si possono manifestare
crampi addominali e diarrea. La durata dei sintomi e comunque generalmente inferiore
alle 24 ore. La sintomatologia e peraltro molto simile a quella dall’intossicazione
da Staphylococcus aureus. Alcuni ceppi di B. subtilis e di B. licheniformis isolati
da agnello e da pollo sono stati riscontrati positivi nella formazione di tossine
termo stabili simili alla tossina emetica prodotta da B. cereus.Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti [1]” rilanciando l’allerta riportata
dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di
astenersi dall’acquisto del lotto degli gnocchi interessato invitando chi lo ha
già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita,
per il rimborso o la sostituzione.Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità
non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri;
servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio
e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta.
L’altra cosa da ribadire è che gli gnocchi non coinvolti si possono mangiare con
serenità.