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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Scarcerato Salvatore Iannì di Rizziconi Risponde di tentato omicidio ai danni di un vicino di casa, travolto con l’auto dopo un litigio

Scarcerato Salvatore Iannì di Rizziconi Risponde di tentato omicidio ai danni di un vicino di casa, travolto con l’auto dopo un litigio
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Il Gip di Palmi, in accoglimento dell’istanza presentata dagli Avvocati Giuseppe Alvaro, Pasquale Loiacono e Guido Contestabile, ha concesso gli arresti domiciliari a Salvatore Iannì, 53 anni, di
Rizziconi, che si trovava ristretto presso la casa circondariale di Palmi con l’accusa
di tentato omicidio aggravato ai danni di un vicino di casa, R.G., 49 anni.I fatti
risalgono al 15 aprile scorso allorquando, a seguito di un litigio intercorso tra
i due rizziconesi per questioni legate alla raccolta di rifiuti lasciati abbandonati
sul ciglio della strada nei pressi delle rispettive abitazioni site sulla via Canova
di Rizziconi, Salvatore Iannì saliva a bordo della sua autovettura e, secondo la
ricostruzione accusatoria, si scagliava a velocità elevata contro il rivale, investendolo
frontalmente. A causa del colpo subìto, la persona offesa sbatteva dapprima contro
il parabrezza e poi cadeva per terra. Iannì si dava, quindi, alla fuga ma, dopo
qualche ora, si costituiva spontaneamente nella locale caserma dei Carabinieri, fornendo
la propria versione dei fatti.Nei suoi confronti veniva, quindi, emesso un provvedimento
di fermo da parte della Procura della Repubblica di Palmi e, successivamente, all’udienza
di convalida svoltasi dinanzi al Gip, veniva applicata la misura cautelare della
custodia in carcere per il reato di tentato omicidio con l’aggravante dei futili
motivi.Durante le indagini preliminari, non ancora concluse, il PM procedente ha
disposto una serie di incarichi peritali finalizzati ad accertare l’esatta dinamica
dei fatti e l’entità delle lesioni subite dalla persona offesa.I difensori, che
hanno sostenuto l’assenza di volontà omicidiaria, in attesa del deposito delle consulenze
tecniche necessarie per ricostruire la reale portata degli accadimenti, hanno richiesto
la sostituzione della misura cautelare, rilevando che lo stato di incensuratezza,
il comportamento processuale e il tempo decorso dall’applicazione della custodia
in carcere, consentivano di ritenere attenuate le esigenze cautelari in maniera tale
da poter essere adeguatamente tutelate con una misura meno afflittiva. Il Gip, condividendo
le argomentazioni difensive, ha sostituito la custodia in carcere con la misura degli
arresti domiciliari.