Sanità, Ursini (Ugl): “Finalmente una parola chiara sulla fondazione Campanella”
Nov 29, 2011 - redazione
“La volontà di tutti i soggetti coinvolti (Regione, Università, Consiglio di amministrazione della Fondazione, Azienda Pugliese-Ciaccio) di adottare entro Natale gli atti formali per concretizzare il percorso stabilito dalla Legge regionale n. 35/2011, anche dopo l’annunciata impugnazione del Governo, è un segnale di grande coraggio che merita di essere sostenuto ad ogni livello”
Sanità, Ursini (Ugl): “Finalmente una parola chiara sulla fondazione Campanella”
“La volontà di tutti i soggetti coinvolti (Regione, Università, Consiglio di amministrazione della Fondazione, Azienda Pugliese-Ciaccio) di adottare entro Natale gli atti formali per concretizzare il percorso stabilito dalla Legge regionale n. 35/2011, anche dopo l’annunciata impugnazione del Governo, è un segnale di grande coraggio che merita di essere sostenuto ad ogni livello”
CATANZARO – “Sulla Fondazione Tommaso Campanella, arriva finalmente una parola chiara e condivisa all’unanimità; una decisione saggia che tranquillizza i dipendenti attualmente in servizio e che pone le basi per la realizzazione in Calabria di un grande centro oncologico pubblico che conferirà certamente grande prestigio a Catanzaro e all’intera regione. Ecco perché condividiamo pienamente quanto sta facendo il presidente Scopelliti, non solo per ridurre e ottimizzare i costi sanitari della regione, ma soprattutto per tradurre i nuovi investimenti in autentiche potenzialità di sviluppo”.
E’ quanto sostiene Vincenzo Ursini, nella sua qualità di segretario provinciale del Comparto sanità dell’Ugl, che sin dall’inizio si è schierato apertamente contro la chiusura della Fondazione, “nella convinzione – ha aggiunto il sindacalista – che in Calabria necessita con urgenza attivare una struttura pubblica di ricovero e cura delle patologie tumorali, per ridurre i tanti viaggi della speranza, ormai diventati routine quotidiana”.
“La volontà di tutti i soggetti coinvolti (Regione, Università, Consiglio di amministrazione della Fondazione, Azienda Pugliese-Ciaccio) di adottare entro Natale gli atti formali per concretizzare il percorso stabilito dalla Legge regionale n. 35/2011, anche dopo l’annunciata impugnazione del Governo, è un segnale di grande coraggio che merita di essere sostenuto ad ogni livello, ma rappresenta soprattutto una nuova stagione di condivisione di obiettivi tra il mondo universitario e le Istituzioni locali”.
“In questa direzione sentiamo anche il dovere di ringraziare il Rettore dell’Università per le dichiarazioni di grande apertura rilasciate nei giorni scorsi, a sostegno del mantenimento degli attuali posti di lavoro. Il sindacato non può fare a meno di porre tra i suoi obiettivi proprio questa priorità, specie quando opera in una regione come la nostra, così carente di opportunità occupazionali. Ma vogliamo soprattutto ringraziare il direttore generale e il presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione, i quali, senza porgere orecchio ai tanti disfattisti, hanno continuato a lavorare in silenzio e con grande professionalità, pur in presenza di notevoli difficoltà finanziarie”.
“Nel corso di questi difficili anni, – continua Ursini – l’Ugl sanità ha sempre sostenuto la necessità di assicurare la continuità dell’attività della Fondazione, e lo ha fatto anche quando tutti remavano contro e invocavano a più voci la sua chiusura, senza tener conto minimamente del grande disagio che una eventuale dismissione dell’attività avrebbe comportato per gli ammalati oncologici dell’intera regione e per tutti i lavoratori”.
“Abbiamo sempre condiviso le preoccupazioni e le battaglie dei dipendenti e del Comitato di lotta, senza mai porgere orecchio ai tanti detrattori che avrebbero voluto scrivere la parola fine ad un Ente che, invece, meritava solo un’attenta rimodulazione; quella rimodulazione che il presidente della Giunta regionale e l’intera maggioranza stanno ora mettendo in atto”.
“Condividiamo in toto, quindi, questa nuova fase di rilancio, – conclude Ursini – nella convinzione assoluta che la Fondazione Tommaso Campanella, per il suo grande patrimonio di risorse e di idee, possa davvero diventare in un prossimo futuro un qualificato centro regionale di ricovero e cura”.
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