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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Sanità, Nesci e Parentela (M5S) denunciano la necessità di nominare un Commissario I due parlamentari pentastellati hanno ripresentato in parlamento il problema del debito sanitario della Calabria

Sanità, Nesci e Parentela (M5S) denunciano la necessità di nominare un Commissario I due parlamentari pentastellati hanno ripresentato in parlamento il problema del debito sanitario della Calabria
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«L’assenza del commissario per il rientro dal debito sanitario della Calabria sta creando danni enormi, nel silenzio generale». L’hanno evidenziato, in una seconda interrogazione al governo, i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che nell’atto parlamentare hanno denunciato la chiusura temporanea delle sale operatorie all’ospedale di Acri (Cosenza) “Beato Angelo”, dovuta alla mancanza di un elettricista nella pianta organica.
I due parlamentari Cinque stelle hanno poi illustrato con altri casi concreti, a partire dal diritto ad un punto di emergenza nella valle del Savuto, «il gravissimo vuoto in corso nella gestione della sanità calabrese», che – hanno scritto nell’interrogazione – «ha paralizzato l’attuazione del piano di rientro dal debito sanitario calabrese e determinato una paralisi generale rispetto alla riorganizzazione dei servizi». «A titolo di esempio – hanno sottolineato i due deputati – ricordiamo anche la vicenda dei 41 lavoratori ex Obiettivo Lavoro, già in servizio presso strutture dell’Asp di Cosenza, i quali, benché aventi diritto a nuova assunzione, sono da mesi in attesa di specifiche comunicazioni aziendali, come già rappresentato al prefetto di Cosenza».
«È necessario – concludono Nesci e Parentela – che venga nominato subito il commissario per il piano di rientro, perché adesso non ci sono le condizioni, in Calabria, per garantire pienamente il diritto alla salute previsto in Costituzione».