Sanità Lazio, Assotutela: “Attivare la rete per la cura dei tumori mammari” "Bisogna far sì che le donne capiscano l'importanza della prevenzione e che lo screening periodico è doveroso sia con mammografie che ecografie periodiche"
“Oggi abbiamo davvero esultato quando abbiamo letto i risultati della
pubblicazione da parte dell’Istituto Regina Elena sul fattore di prognosi
negativo nei tumori della mammella (ossia di questa proteina che agisce
sulle cellule staminali tumorali proteggendole dalla chemioterapia). Per
cui riteniamo di fare le nostre congratulazioni all’equipe di ricercatori e
clinici dell’Istituto IRE che ha indagato il legame tra la presenza della
proteina TAZ e il tipo di risposta alla terapia neoadiuvante
(pre-operatoria) nelle pazienti con tumore al seno HER2-positivo”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato precisando che:
“E’ ora che nel Lazio si attivi una rete con un contatto dedicato che si
occupi di carcinoma mammario e dei tantissimi casi che interessano
l’universo femminile. Inoltre – precisa Maritato – è doveroso per il Lazio
prestare parecchia attenzione alle pubblicazioni dell’Airc (Associazione
italiana per la ricerca sul cancro) e divulgarne i link anche sul proprio
portale regionale. Bisogna far sì che le donne capiscano l’importanza della
prevenzione e che lo screening periodico è doveroso sia con mammografie che
ecografie periodiche”.
“In questo contesto – conclude Maritato – ci attiveremo affinché la rete
per i tumori mammari venga attivata quanto prima e consenta una
sensibilizzazione delle problematiche sul territorio anche secondo il piano
elaborato Regione che rappresenta un passaggio fondamentale avendo
incardinato al suo interno l’ impellente necessità di riattivare un livello
di qualità più alto del servizio sanitario regionale, per garantire a
tutti gli stessi standard di prestazioni”.