Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

San Giovanni, convenzione chirurgica: nota M5s Nesci e Parentela scrivono ad Anac e Procure

San Giovanni, convenzione chirurgica: nota M5s Nesci e Parentela scrivono ad Anac e Procure
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«Se l’Asp di Cosenza ritiene indispensabile attivare una ridotta chirurgia di elezione nell’ospedale di San Giovanni in Fiore, argomenti perché a riguardo ha impegnato una somma superiore al valore della soglia comunitaria in favore del policlinico universitario di Catanzaro». Lo affermano in una nota congiunta i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che sulla convenzione tra l’Asp di Cosenza e il policlinico universitario catanzarese hanno presentato un esposto alla Corte dei conti e alle Procure di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, investendo della questione anche l’Anac, le commissioni Vigilanza e Sanità del Consiglio regionale della Calabria, il Dipartimento regionale per la tutela della salute e la struttura commissariale per il rientro dal disavanzo sanitario.

Durissimi i parlamentari 5 stelle, che a proposito della convenzione hanno scritto nell’esposto: «Parrebbe un mero aggiustamento burocratico volto alla conferma di un incarico professionale pagato con fondi pubblici ma senza adeguata motivazione amministrativa circa l’effettiva utilità e la non fungibilità con le risorse professionali disponibili nell’Asp di Cosenza». «La precedente convenzione per gli interventi alla tiroide – spiegano i due parlamentari M5s – è stata dunque modificata in seguito all’infondatezza che avevamo ribadito a fine 2016, ritenendola incoerente, tra l’altro, con i dati epidemiologici e rischiosa per la sicurezza dei pazienti». «L’ospedale di San Giovanni in Fiore – concludono Nesci e Parentela – necessita di sanitari per l’emergenza-urgenza e non di strane convenzioni chirurgiche».