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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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San Ferdinando, immigrato accoltella carabiniere che spara e lo uccide I militari, intervenuti per sedare una rissa, che ha visto il ferimento di altri extracomunitari, sono stati a loro volta aggrediti da un immigrato. Ecco la ricostruzione della Procura (GUARDA IL SERVIZIO)

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Una rissa, scoppiata tra immigrati, nella prima mattinata di oggi, si è trasformata in tragedia a San Ferdinando. Alcuni cittadini stranieri, che molto probabilmente alloggiano nella locale tendopoli, hanno cominciato a litigare furiosamente, tanto che è stato necessario l’intervento dei carabinieri, avvertiti dai passanti e dagli stessi immigrati della tendopoli.

Alla vista dei militari, uno degli stranieri coinvolti nella rissa, armato di coltello, si è fiondato su uno dei carabinieri, ferendolo in modo grave con una coltellata al volto. L’uomo ha reagito sparandogli con la pistola di ordinanza uccidendolo.

ll militare, Antonio Catalano, si trovava nel campo che ospita i migranti, chiamato per tentare – insieme ad altri colleghi – di sedare una rissa tra due ospiti; alla vista dei carabinieri, uno dei due braccianti avrebbe reagito estraendo un coltello.

Uno dei due, quello ucciso dal colpo di pistola, si sarebbe diretto verso il militare, colpendolo; per tentare di difendersi il carabiniere avrebbe reagito, esplodendo il colpo di pistola che ha ucciso il bracciante. Sul campo sono immediatamente intervenuti i vertici della Procura di Palmi, il procuratore capo Ottavio Sferlazza ed un sostituto, accompagnati dai militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria.

L’indagine deve ora far luce su quanto accaduto; sembrerebbe infatti che i carabinieri siano stati chiamati per tentare di mettere fine ad una lite scoppiata tra i due braccianti di origine africana, perché, sembrerebbe, uno aveva cercato di derubare l’altro. Ma l’arrivo dei carabinieri ha suscitato la reazione di uno dei braccianti, che si sarebbe scagliato contro il militare ferendolo con un coltello; questi, nel tentativo di difendersi, avrebbe estratto la pistola ed esploso il colpo mortale.

Ecco il comunicato stampa della Procura che ricostruisce la vicenda:

L’aggressore, successivamente identificato in TRAORE Sekine, maliano di anni 27, armato di un coltello da cucina con lama seghettata – aggrediva improvvisamente, per futili motivi ancora poco chiari, forse connessi con la richiesta di una sigaretta, un cittadino del Burkina Faso, ferendolo con un fendente all’avanbraccio destro, e successivamente aggrediva l’altro, di nazionalità ghanese, tentando di rapinarlo del borsello contenente circa 250 euro. A questo punto  – si legge nel comunicato – le vittime fuggivano dalla tenda, mentre altri extracomunitari, intimoriti dal trambusto, avevano già provveduto ad allertare i Carabinieri.

La pattuglia, sopraggiunta poco dopo, tentava di parlare con il cittadino maliano, rassicurandolo e cercando di riportarlo alla calma; questi tuttavia, in evidente stato alterazione psicofisica, continuava a brandire il coltello, colpendo con dei fendenti ripetutamente le pareti della tenda, e, con fare deciso e minaccioso, cercava di attingere chiunque gli si avvicinasse.

Nel frattempo sopraggiungeva in supporto un’altra pattuglia dei Carabinieri ed una della Polizia di Stato che si univano ai molteplici e prolungati tentativi di ricondurre la persona alla calma, intimandogli di posare il coltello a terra. Ogni tentativo risultava però vano tanto che il Traore, dopo aver lanciato pietre ed altri oggetti contro gli operanti, si avventava nuovamente contro gli stessi colpendo con un fendente al volto, all’altezza dell’occhio destro, uno dei militari intervenuti. Anche nel frangente il maliano veniva nuovamente allontanato, ma nonostante questo ennesimo tentativo di evitare lo scontro fisico, questi si scagliava ancora una volta contro il militare precedentemente ferito al viso che reagiva all’aggressione con un colpo della pistola d’ordinanza, che nella concitazione degli eventi attingeva il Traore all’addome.

I cinque operatori delle FF.PP. riportavano lesioni varie mentre l’aggressore, prontamente soccorso e ricoverato presso l’ospedale di Polistena, purtroppo decedeva nella tarda mattinata a seguito della ferita riportata. Sono in corso gli approfondimenti di polizia giudiziaria e medico legali per una più dettagliata ricostruzione dei fatti sopra descritti”.