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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Rosarno, ministro Martina presenta nuova legge su caporalato: “Dalla Calabria segnale positivo” Accompagnato dal governatore Oliverio ha ribadito più regole, più dignità e più diritti: "Oggi arriviamo qui con la legge fatta". Il commento della politica calabrese - GUARDA L'INTERVISTA

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Un luogo simbolico, Rosarno, per una legge simbolica e importante come quella che servirà a contrastare, più efficacemente, il fenomeno del caporalato. Il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina ha scelto Rosarno, città emblematica della violazione dei diritti nel mercato del lavoro in agricoltura, per presentare la nuova legge sul caporalato. “Un anno e mezzo fa – ha affermato il ministro – eravamo qui a Rosarno con le organizzazioni sindacali e agricole per chiedere più regole, più dignità e più diritti, oggi arriviamo qui con la legge fatta”.

Accompagnato dal presidente della giunta regionale Mario Oliverio, da deputati (Ernesto Magorno e Nicodemo Oliverio) e consiglieri regionali del PD, “che hanno lavorato con noi – ha aggiunto Martina – per varare questa legge e per questo li ringrazio”, il ministro ha poi definito il nuovo dispositivo legislativo sul caporalato. “Una scelta importantissima – ha sottolineato – che serve a tutelare migliaia di persone e soprattutto centinaia di imprese agricole che vivono nella legalità tutti i giorni e che hanno il diritto di essere tutelate rispetto a imprese concorrenti che usano strumenti inaccettabili come il caporalato”.

“Siamo passati dalle parole ai fatti”, ha esclamato con orgoglio il responsabile dell’agricoltura. “Poter presentare qui a Rosarno questa legge è secondo me anche un momento importante per dire che da qui, dalla Calabria, dalla Piana di Rosarno, possiamo ripartire per sostenere il lavoro straordinario che l’agricoltura fa per il sistema economico del Paese”. “La Calabria – ha aggiunto – è una terra straordinaria per le risorse agroalimentari del Paese. Risorse che vanno difese anche dal lavoro nero e da fenomeni inaccettabili come il caporalato”.

“Qui noi dobbiamo ottenere diritti e dignità per i lavoratori ma anche sostegno vero a chi vive di agricoltura che anche in questo territorio possono contribuire a migliorare la nostra economia. Noi continuiamo a lavorare tutti i giorni a sostegno delle imprese agricole del Paese, lo abbiamo fatto nell’ultima legge di stabilità, lo abbiamo fatto abolendo l’irpef, l’imu e l’irap per sostenere queste filiere. Il caporalato è una piaga sociale che purtroppo è presente non solo al sud ma anche al nord del Paese”.

Alla manifestazione, che si sta svolgendo all’Auditorium comunale di Rosarno, oltre al sindaco Giuseppe Idà ed al prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, sono presenti i segretari nazionali della Flai-Cgil, della Fai-Cisl, della Uila-Uil ed i presidente della Coldiretti e di altre associazioni di categoria del settore agricolo.

BEVACQUA

Ho partecipato stamattina, a Rosarno, alla presentazione della legge sul caporalato approvata in via definitiva, pochi giorni fa dalla Camera. Ho molto apprezzato l’intervento del ministro per la sua concretezza, per la sua chiarezza e per l’opportuno inquadramento storico del momento che sta vivendo il mondo agricolo, che ha di fronte un processo sempre più accelerato e pervasivo di globalizzazione, con le opportunità e le sfide che ne conseguono.