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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Rosarno, arrestato esponente della cosca Bellocco A Reggio un 42enne è stato arrestato per essere evaso dai domiciliari, a Maropati due persone sono state arrestate per furto d'acqua, mentre a Scilla un 55enne, trovato in possesso di 700mila euro, è finito in manette per riciclaggio

Rosarno, arrestato esponente della cosca Bellocco A Reggio un 42enne è stato arrestato per essere evaso dai domiciliari, a Maropati due persone sono state arrestate per furto d'acqua, mentre a Scilla un 55enne, trovato in possesso di 700mila euro, è finito in manette per riciclaggio
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A Reggio Calabria, i Carabinieri hanno tratto in arresto CRISTIANO Domenico, di anni 42 da Reggio Calabria, già noto alle FF.OO. e sottoposto alla detenzione domiciliare, per il reato di evasione poiché veniva sorpreso fuori dalla propria abitazione.

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In Contrada Vera di Maropati (RC), i Carabinieri hanno tratto in arresto G.M., di anni 75, e V.M., di anni 43, da Anoia, per il reato di furto aggravato d’acqua. Predetti, mediante allaccio abusivo alla rete idrica pubblica, realizzato con violenza sulle cose, fornivano acqua ai propri fondi rurali.

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In Contrada Bosco V stradone di Rosarno (RC), i Carabinieri hanno tratto in arresto CARROZZA Diego, di anni 50 da Rosarno, già noto alle FF.OO. ed intraneo alla ‘ndrina dei “Bellocco”, egemone nella municipalità di Rosarno e comuni limitrofi, in esecuzione del provvedimento della misura detentiva in regime domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Reggio Calabria. Prefato dovrà espiare la pena di mesi 06, in quanto ritenuto responsabile di aver violato il codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, per fatti commessi in Reggio Calabria nel 2007.

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A Scilla (RC), i carabinieri hanno deferito in stato di libertà F.P., di anni 55 da Scilla, già noto alle FF.O., per il reato di riciclaggio poiché, ad esito di perquisizione domiciliare, i militari operanti rinvenivano occultata un ingente somma di denaro tra contanti, buoni fruttiferi postali, polizze assicurative e sottoscrizioni di titoli per fondi comuni di risparmio il tutto per un valore di circa € 700.000. Il prefato non riusciva a fornire valide giustificazioni circa la provenienza del denaro.