Rosanna Scopelliti (Pdl) interviene sulla proposta di congelamento immediato dei debiti per chi denuncia il pizzo
redazione | Il 01, Mar 2013
“Apprendo anche dal web di una nota diffusa stamane a firma del Responsabile servizi legali di Sos Impresa Reggio Calabria, nella quale si sostiene che la mia proposta sarebbe in verità già legge dello Stato. Tale nota pare, tuttavia, frutto di una superficiale lettura della mia proposta”
Rosanna Scopelliti (Pdl) interviene sulla proposta di congelamento immediato dei debiti per chi denuncia il pizzo
“Apprendo anche dal web di una nota diffusa stamane a firma del Responsabile servizi legali di Sos Impresa Reggio Calabria, nella quale si sostiene che la mia proposta sarebbe in verità già legge dello Stato. Tale nota pare, tuttavia, frutto di una superficiale lettura della mia proposta”
Riceviamo e pubblichiamo:
Ho ricevuto e sto ricevendo in questi giorni molti suggerimenti ed
espressioni di entusiasmo per uno dei primi impegni legislativi che intendo
portare avanti in Parlamento, ovvero il congelamento immediato dei debiti
con lo Stato e con Equitalia per le vittime della criminalità organizzata
che hanno il coraggio di denunciare chi impone il pizzo.
Apprendo anche dal web di una nota diffusa stamane a firma del Responsabile
servizi legali di SOS Impresa Reggio Calabria, nella quale si sostiene che
la mia proposta sarebbe in verità già legge dello Stato. Tale nota pare,
tuttavia, frutto di una superficiale lettura della mia proposta. O meglio,
delle mie intenzioni, considerato che allorquando ci si trova a rilasciare
brevi flash, non è possibile approfondire la materia di cui si tratta. Una
materia in questo caso troppo complessa e delicata per essere affidata
soltanto ai giornali, come peraltro io stessa ho precisato incontrando nei
giorni scorsi la stampa a Catanzaro e Reggio Calabria.
Conosco bene l’art. 20 della legge 44 del 1999, tant’è che non ho proposto
una mera sospensione dei debiti delle vittime verso l’erario ma “il
congelamento immediato” degli stessi, sia verso l’erario che verso i
privati.
Colgo anche l’occasione per precisare che dopo la sentenza n° 457 emessa
dalla Corte Costituzionale il 14 dicembre del 2005 sono sorti dubbi
interpretativi sulla norma in oggetto.
Con la stessa, com’è noto, la Consulta ha ritenuto che il parere posto dal
Prefetto sia un atto meramente consultivo, che non vincola il Giudice
relativamente alla sospensione del processo esecutivo. Anche la Corte di
Cassazione (ex multiis v. sent. 1496 del 2007 sulle procedure esecutive
mobiliari e immobiliari), ha posto il principio che la sospensione produce
i suoi effetti, ove accordata, dal momento della presentazione dell’istanza
al Giudice dell’Esecuzione e non dalla precedente presentazione della
richiesta in sede amministrativa.
Nonostante una buona base strutturale posta dalla legge 44, dunque, le
vittime del racket non sono a mio modesto avviso sufficientemente
incentivate a denunciare. Ed in tal senso basta leggere i giornali e il web
per accorgersi che la realtà è molto più severa della norma, perchè sono
sempre di più i commercianti e gli imprenditori che denunciano il pizzo a
lamentare di contro una burocrazia lenta e farraginosa che rende di fatto
un calvario l’applicazione della normativa.
Ritengo, invece, che il congelamento delle posizioni debitorie delle
vittime del racket debba essere oggetto di un più rapido, meno flessibile e
– in questo senso – immediato procedimento.
In linea con il principio di diritto posto dalla Corte Costituzionale e nel
rispetto della separazione dei poteri, il mio impegno è nel senso di
concepire una proposta di legge che, integrando la legge 44, dia un
sostegno rapido, ma non sommario, che spieghi i suoi effetti nel lungo
periodo.
Le soglie di 300 giorni, un anno e due anni prorogabili, non sono
sufficienti, proprio perché il problema è di visione generale: alcuni
ritengono che questi siano ottimi tempi. Per me sono solo un’utile ma non
risolutiva “boccata d’ossigeno”.
Intendo, in ogni caso, ringraziare chi si è così sollecitamente interessato
e chi vorrà interessarsi alla mia proposta: sono ovviamente disponibile e
sarò interlocutrice di tutte le associazioni (come la Federazione delle
Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane, SOS Impresa, Addiopizzo,
Ammazzateci Tutti, Libera) e le realtà di quella società civile alla quale
ho iscritto il mio impegno in questi anni. E proprio in virtù del mio
percorso, se è vero com’è vero che c’è chi si trova a dover gestire
l’esistente, io che adesso non sarò più solo “accanto” ma “dentro” le
Istituzioni, questo esistente potrò e dovrò cercare i margini per
migliorarlo e disegnare, con spirito di servizio e con l’aiuto di tutti,
sempre migliori scenari futuri.
on. Rosanna Scopelliti